"E per compagna… la Luna": la pièce teatrale che ci riporta indietro nel tempo

In un'epoca in cui la parola "patria" sembra aver perso parte del suo significato originario, la pièce teatrale "E per compagna… la Luna" ci riporta indietro nel tempo, a un periodo in cui il dovere verso la nazione era un imperativo ineludibile. Sabato 17 maggio, presso la Sala Scicluna di Torino, la compagnia "Il Laboratorio dell'Arco – Associazione Torino Teatro Operetta" porta in scena una storia che intreccia la grande Storia con le piccole storie personali, quelle che spesso rimangono nell'ombra.

La pièce, scritta e diretta da Alberto Giovannini Luca, si sviluppa in otto quadri, un atto unico che racconta la vicenda di Meo, un falegname trentaduenne dell'Alto Canavese, richiamato alle armi nella primavera del 1916. Meo, interpretato da un cast corale che include Ivano Avella, Daniela Biolcati, Milena Boico e altri talentuosi attori, rappresenta uno dei tanti uomini che, durante i 42 mesi della Prima Guerra Mondiale, furono strappati alla loro vita quotidiana per combattere al fronte.

La narrazione si snoda tra scene di vita quotidiana, lettere dal fronte e momenti di riflessione interiore, offrendo uno spaccato autentico e toccante dell'esperienza bellica. La pièce si pone in netto contrasto con la retorica interventista di intellettuali come Gabriele D'Annunzio, che esaltavano il sacrificio e la gloria della guerra. Giovannini Luca, attraverso le parole di Meo, mette in luce la dissonanza tra l'ideale eroico e la cruda realtà del conflitto, dove il "dovere verso la patria" suona stonato e distante.

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La rappresentazione avrà luogo presso la Sala Scicluna, situata in via Renato Martorelli 78, nel quartiere Barriera di Milano a Torino. Lo spettacolo inizierà alle 20:45 e, data la limitata disponibilità di posti, è consigliata la prenotazione tramite messaggio o WhatsApp al numero 347 4002314. Il contributo per l'ingresso è di 10 euro per gli adulti, 7 euro per i ragazzi dai 12 ai 17 anni e 5 euro per i bambini dai 6 agli 11 anni.

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