L’ex campo rom è una discarica: «Raccolti 1.200 chili di rifiuti»

Hanno sfidato pioggia, vento gelato e nevischio, raccogliendo nella zona adiacente l’ex campo rom di corso Tazzoli circa un centinaio di sacchi più molti ingombranti. È il maxi intervento portato a termine lo scorso fine settimana da una quarantina di volontari dell’associazione Plastic Free. I ragazzi hanno portato via - da un’area abbandonata da tempo, dietro gli uffici postali - una ruota di camion, sei pneumatici di auto, un frigorifero e diversi scarichi provenienti da ristrutturazioni come tapparelle, tubi e canaline. Per un totale di circa 1.200 chili di rifiuti raccolti in meno di due ore.

«Purtroppo non siamo riusciti a completare la pulizia dell’area in quanto davvero molto compromessa. Ci riproveremo a breve» racconta il referente torinese, Stefano Righini, portavoce dell’iniziativa messa a segno nel territorio del quartiere Centro Europa. «Ringrazio i volontari sempre presenti alla chiamata della nostra associazione per il bene dell’ambiente - conclude Righini -. Chiediamo ai cittadini di unirsi a noi in questa battaglia continua contro lo scarico abusivo che distrugge i nostri territori».

Un problema molto sentito, lo sappiamo. Basti pensare all’ultima denuncia sugli ecomostri portata avanti dalla Circoscrizione 6. Con i quartieri periferici Falchera, Villaretto e Rebaudengo nel mirino - da tempo - degli incivili e degli scaricatori. Senza dimenticare i milioni spesi negli anni dalle varie amministrazioni comunali per bonificare siti ridotti a discarica, del calibro di strada Bellacomba o via Germagnano. Con un punto interrogativo mai risolto: le attuali condizioni dell’area che ospitava fino al 2014 il campo rom di lungo Stura Lazio.