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Il lutto

Addio a Fiore De Rienzo: il volto storico di Chi l’ha visto? che non ha mai smesso di cercare la verità

È morto il giornalista che ha seguito il caso Orlandi per decenni. Le parole commosse di Laura Sgrò e Pietro Orlandi

Fiore De Rienzo (Fonte RAI)

Fiore De Rienzo (Fonte RAI)

Fiore De Rienzo si è spento a 65 anni, lasciando un vuoto enorme nel giornalismo d’inchiesta italiano. Per chiunque abbia seguito le vicende di Chi l’ha visto?, il suo volto era familiare, sinonimo di rigore e passione per la ricerca della verità. Non un cronista da scoop facili o spettacolarizzazioni, ma un reporter serio, meticoloso, fedele ai fatti. La sua carriera è stata segnata dalla dedizione al caso di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana scomparsa nel 1983, un enigma che continua a tormentare l’Italia e il mondo.

De Rienzo aveva cominciato il suo percorso con Telefono Giallo, prima di diventare uno dei volti chiave di Chi l’ha visto?, programma di punta della Rai che dal 1989 aiuta famiglie a ritrovare i propri cari scomparsi. Il caso Orlandi è stato il suo filo conduttore: per più di quarant’anni ha raccolto testimonianze, condotto interviste, scavato nei meandri di una vicenda oscura intrecciata con poteri forti, criminalità organizzata e segreti di Stato. Tra le sue inchieste più rilevanti, l’intervista al pentito Antonio Mancini, ex membro della Banda della Magliana, il cui nome si è più volte intrecciato con quello di Enrico De Pedis e con la scomparsa di Emanuela.

Il dolore per la sua scomparsa è profondo, soprattutto tra chi ha condiviso con lui la battaglia per la verità. L’avvocato Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi, ha affidato ai social un messaggio carico di emozione: “Ciao Fiore, ciao bel giovanotto. Sei stato un galantuomo, un giornalista serio e affidabile, un amico prezioso. Ci mancherai e mancherà tanto il tuo giornalismo garbato”. Ha poi ricordato un episodio emblematico del loro rapporto: “Il giorno della mia audizione in Commissione ci siamo fermati a parlare. Poi mi hai accompagnato al taxi, poi abbiamo condiviso il taxi, poi ancora non avevamo finito di parlare. ‘Te lo dico la prossima volta’, mi dicevi sempre. I nostri discorsi non li finivamo mai”.

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Anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha voluto omaggiare il giornalista con parole che ne evidenziano l’instancabile impegno: “Caro Fiore, ci hai accompagnato in questa triste storia dall’inizio. Sei il giornalista che per più anni ha seguito questa vicenda. Ora tu e Andrea Purgatori quella verità la conoscete”.

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