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Scommesse e certezze

Farmer Checking Soil Quality of Fertile Agricultural Farm Land

Male Farmer Examines Soil Quality on Fertile Agricultural Farm Land, Agronomist Checking Soil in Hands.

Il gestore della funivia del Mottarone è imperdonabile, ma paragonatelo a quegli industriali mafiosi che avvelenano i campi coi rifiuti tossici. Si fan pagare per trattare e smaltire i rifiuti e poi, invece di lavorarli, li esportano all’est, dove li trasformano in falsi “concimi chimici granulari” simili a quelli solitamente usati in agricoltura. Poi, con spacchettamento delle fasi (stagionatura, mescola, imballo) ognuna affidata ad azienda diversa di paese diverso, li reimportano vendendoli ai contadini a prezzi bassi. Al sud hanno letteralmente inaridito le campagne intorno ad Acerra (la terra dei fuochi) vendendo per compost un macinato di fanghi industriali e metalli. La Wte di Brescia, invece, raccoglieva a pagamento i residui degli impianti di filtrazione urbani e industriali, e invece di trattarli li mischiavano ad altri residui velenosi e li regalavano come concime (“gessi da defecazione”) ai contadini, allettandoli con l’aratura gratuita dopo lo spargimento. Le intercettazioni in cui i responsabili (titolari, dipendenti, contoterzisti e funzionari complici) scherzano sull’operazione “campagne inaridite” sono agghiaccianti. Il gestore della funivia, almeno, ha fatto una scommessa. Rischiava di fare una ventina di morti nell’eventualità (poi verificatasi, ma statisticamente remota) della rottura del cavo portante. Gli avvelenatori di campi non scommettevano. Loro sapevano di certo che avrebbero provocato centinaia di morti per cancro. Mi chiedo solo cosa mangino, costoro, per esser certi che mai uno degli ortaggi avvelenati capiti nel loro piatto, magari al ristorante. Se la legge la facessi io, darei loro una pena molto più severa che al gestore della funivia.

collino@cronacaqui.it
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