Villa Pamphili, madre e figlia americane morte: l’assassino in fuga

Le indagini sul caso di Villa Pamphili, a Roma, hanno preso una piega decisiva. La donna trovata morta sabato nel parco insieme alla sua bambina di sei mesi è stata finalmente identificata: si trattava di una cittadina americana, così come l’uomo che potrebbe averle tolto la vita. Come si legge su TGCOM24 Quest’ultimo, però, non è il padre della piccola ed è attualmente in fuga all’estero. A fare luce su questa pista è stata una segnalazione arrivata a una trasmissione televisiva, dove un testimone ha raccontato di aver visto una violenta lite tra un uomo e una donna nei pressi di Villa Pamphili. Dopo l’allarme, gli agenti sono intervenuti e hanno identificato le due persone coinvolte. L’uomo è ora ricercato con l’accusa di duplice omicidio aggravato.

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L' autopsia ha rivelato che madre e figlia erano morte da almeno quattro giorni. La bambina, prima di morire, è stata picchiata, ma la causa del decesso è stato il soffocamento. Il suo stomaco era vuoto, probabilmente per essere stata a digiuno per diverso tempo, come confermato dall’assenza totale di "poltiglia gastrica" nello stomaco e nell'intestino. La madre, invece, potrebbe essere stata soffocata anch'essa, dato che il suo corpo non presentava segni di ferite da arma da fuoco o coltelli. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, gli esami tossicologici hanno escluso l’assunzione di droghe e si aspettano i risultati delle analisi sui veleni.

L'orrore di Villa Pamphili: trovati i corpi di una donna e una bambina, proseguono le indagini

La polizia esamina le telecamere della zona e verifica possibili collegamenti con denunce recenti

Gli inquirenti hanno lavorato su alcuni reperti trovati nelle vicinanze del luogo del ritrovamento, tra cui dei resti di una tenda simile a quelle fornite dalle associazioni che si occupano dei senzatetto. Si ipotizza che la donna possa aver partorito all’estero e successivamente essere arrivata in Italia, forse recentemente, viaggiando in autobus.