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01 Agosto 2025 - 13:30
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ha inflitto una sanzione da 3,5 milioni di euro a due società del gruppo Giorgio Armani per pratica commerciale scorretta. La multa riguarda Giorgio Armani S.p.A. e la sua controllata G.A. Operations, entrambe accusate di comunicazione ingannevole in merito all’etica aziendale e al rispetto dei diritti dei lavoratori. Secondo l’indagine dell’Antitrust, il gruppo avrebbe diffuso, tramite il proprio sito web e codice etico, messaggi che enfatizzavano l’impegno per la sicurezza e il rispetto delle condizioni di lavoro. Tuttavia, gran parte della produzione risultava affidata a fornitori e subfornitori esterni senza adeguati meccanismi di controllo.
Le verifiche hanno portato alla luce gravi irregolarità in alcuni laboratori coinvolti: macchinari privi di dispositivi di sicurezza, scarse condizioni igieniche e lavoratori in nero. L’Antitrust ritiene inoltre che le società fossero a conoscenza di queste violazioni: nel corso di un’ispezione della polizia, un dipendente di G.A. Operations ha dichiarato di visitare uno dei laboratori una volta al mese per monitorare l’andamento della produzione. Secondo l’AGCM, queste pratiche risultano in contrasto con le dichiarazioni ufficiali dell’azienda e rappresentano una forma di scorrettezza verso i consumatori, che possono essere indotti a scegliere il brand in base a criteri etici non rispettati nella realtà produttiva.
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