«Dammi 10 euro o ti ammazzo»: arrestato in Rsa dopo lite con la sorella - davanti alla madre malata

È finita con un arresto per estorsione la lite tra due fratelli, scoppiata nel pomeriggio di domenica 18 agosto all’interno di una casa di cura del capoluogo piemontese, dove è ricoverata da tempo la loro madre anziana e malata. A chiedere l’intervento dei carabinieri è stata la figlia della donna, esasperata dal comportamento del fratello cinquantenne, già noto alle forze dell’ordine per uso di crack, precedenti penali e attualmente sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora ad Asti. Secondo quanto denunciato, l’uomo sarebbe entrato nella struttura in modo agitato e, poco dopo aver visto la madre – che nei giorni precedenti aveva già riportato una ferita al naso – l’avrebbe colpita con un calcio. Poi si sarebbe rivolto alla sorella con una richiesta esplicita di denaro, accompagnata da minacce verbali: «Se non mi dai dieci euro, ti ammazzo». Una scena che ha scatenato il caos nella Rsa e che ha reso necessario l’intervento dei militari, che lo hanno arrestato in flagranza. Difeso dall’avvocato Manuel Perga, l’uomo ha cercato di ridimensionare l’accaduto davanti alla giudice Rosanna La Rosa, sostenendo di non aver mai aggredito la sorella:«Mi servivano solo dei soldi per tornare ad Asti. Non ho fatto niente di male. È lei che mi insulta e mi provoca. Mi ha detto che potrei morire, tanto non le importerebbe». La versione non ha convinto l’autorità giudiziaria, che ha confermato la gravità della condotta e disposto la custodia cautelare in carcere.

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