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IL PROCESSO

Inseguimento notturno in centro a Torino, condannato a nove mesi l’uomo che ha forzato il posto di blocco

«Ho fatto una cretinata», ha detto in aula

Inseguimento notturno in centro a Torino, condannato a nove mesi l’uomo che ha forzato il posto di blocco

Patteggiamento a nove mesi di reclusione, con concessione dei domiciliari. Si è chiuso così il processo all’uomo arrestato dopo un inseguimento in pieno centro città. L’imputato, 45 anni, residente a Rivoli e con precedenti per lesioni, furto, rapina, ricettazione e porto d’armi, era accusato di resistenza a pubblico ufficiale. Difeso dall’avvocato Rocco Femia, ha ottenuto la possibilità di scontare la pena a casa della madre, con quattro ore di uscita giornaliera per motivi di lavoro. Durante un controllo nei pressi di piazza della Repubblica, le forze dell’ordine hanno intimato l’alt a un’auto con due persone a bordo. Invece di fermarsi, il conducente ha accelerato. Un inseguimento che si è concluso con l’arresto dell’uomo alla guida – privo di patente – e la denuncia a piede libero del passeggero. «Ho fatto una cretinata», ha detto in aula. «Ho avuto paura di tornare in carcere. Già in passato mi avevano ritirato la patente per tre anni». L’auto, una vettura a noleggio, risultava intestata al passeggero. Secondo gli inquirenti, durante la fuga, l’uomo avrebbe anche rischiato di investire un carabiniere. «Non l’avrei mai fatto», ha dichiarato. «Voglio solo lavorare».

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