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Il fatto

Torino, progettava un attentato in nome dell’Islam: espulso 22enne

L’attività investigativa ha documentato un quadro ritenuto allarmante

Torino, progettava un attentato in nome dell’Islam: espulso 22enne

Aveva ventidue anni e, secondo gli inquirenti, stava progettando un attentato in nome dell’Islam. Abdullah Masud, cittadino del Bangladesh, è stato espulso dall’Italia nella giornata di ieri, 24 settembre, e rimpatriato nel suo Paese d’origine, a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura di Torino. L’attività investigativa, condotta dalla Digos di Torino con il supporto della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e dell’omologo ufficio di Asti, ha documentato un quadro ritenuto allarmante: condotte apologetiche e istigatorie del terrorismo, in particolare contro il popolo ebraico, nonché l’esaltazione di gruppi jihadisti come Al Qaeda e lo Stato Islamico. Durante una perquisizione, eseguita lo scorso 5 marzo, all’interno del suo appartamento sono stati rinvenuti manuali per la fabbricazione artigianale di ordigni esplosivi, oltre a testi sulle tecniche di guerriglia. I dispositivi informatici, analizzati nel corso della stessa operazione, hanno confermato una frequentazione assidua degli ambienti virtuali legati alla propaganda estremista, in cui Masud celebrava contenuti improntati all’odio razziale e confessionale, e istigava a compiere atti violenti. Dopo il fermo, era stato sottoposto a una misura cautelare e trattenuto nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Milano Corelli, su disposizione del Questore di Asti. L’espulsione, eseguita dalla Questura di Milano, è stata resa esecutiva ieri con il trasferimento in Bangladesh.

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