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Il fatto

Gucci, Hermès e una ladra selettiva: furto nell’androne

Un bottino da circa 3mila euro. E' successo a Settimo

Gucci, Hermès e una ladra selettiva: furto nell’androne

Non ha rubato per fame. Ha scelto. Ha guardato, valutato, e portato via quello che riteneva degno. Il resto — roba non di suo gusto — l’ha buttato in un cassonetto per abiti usati, sperando che l’umido di settembre e la stoffa degli altri la nascondessero per sempre. È successo giovedì 25 settembre, in pieno centro a Settimo Torinese, in uno di quei palazzi dove si pensa che certe cose non accadano. Ma anche i portoni con citofono e i pianerottoli puliti hanno i loro angoli ciechi. Una donna, che commercia abbigliamento firmato usato, scarica due grossi borsoni pieni di merce: borse Hermès, Gucci, Armani, in parte nuove, in parte da sistemare e rivendere. Circa 3.000 euro di valore, secondo chi le conosce. Li lascia solo per un attimo. Quando torna, i sacchetti non ci sono più. Spariti, nel silenzio dell’androne. Chiama i carabinieri. Si guardano le immagini. E lì si vede lei: non una passante, non una condomina. Una donna già dentro il palazzo, per altri motivi, che esce con il bottino sottobraccio. Senza fretta, senza rumore. La identificano. La perquisiscono. A casa sua trovano quasi tutto. Quello che manca? Lo aveva gettato via. Non era abbastanza firmato, abbastanza buono. Lo hanno recuperato in un cassonetto per abiti usati, grazie a una cooperativa incaricata del ritiro. La donna è stata denunciata per furto aggravato.

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