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Il caso

Un anno di carcere chiesto per i militanti di Casapound accusati dell’aggressione al giornalista Joly

La sentenza è attesa a dicembre. L’episodio davanti al circolo Asso di Bastoni

Un anno di carcere chiesto per i militanti di Casapound accusati dell’aggressione al giornalista Joly

Un anno di carcere. È la pena richiesta dal sostituto procuratore di Torino, Paolo Scafi, per i quattro militanti di Casapound a processo per l’aggressione del giornalista Andrea Joly. Gli imputati rispondono di lesioni aggravate. Era il 20 luglio 2024, davanti al circolo Asso di Bastoni, in via Cellini. Joly stava filmando quanto accadeva in strada, tra cori e fuochi d’artificio, quando — secondo l’accusa — è stato aggredito da più persone. Dalle finestre, alcuni residenti avrebbero gridato di lasciarlo andare. Un video diffuso sui social mostra Joly circondato da diversi uomini: uno di loro lo afferra al collo e lo scaraventa a terra. Le indagini della Digos di Torino hanno portato al rinvio a giudizio di quattro militanti del movimento. In aula, uno degli imputati: «Accanto a me c’era mia figlia, nata nel 2009. Lui stava filmando nella sua direzione e mi sono agitato per proteggerla. Pensavo fosse un malintenzionato. Se si fosse qualificato, lo avremmo eventualmente invitato per un’intervista».
La difesa ha chiesto l’assoluzione. La sentenza a dicembre.

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