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Il caso

"Non sapeva nuotare". Tredicenne muore spinto in acqua dall'amico

Il ragazzo è accusato di omicidio volontario con dolo eventuale. Sarà giudicato con rito abbreviato

"Non sapeva nuotare". Tredicenne muore spinto in acqua dall'amico

Un gioco finito in tragedia. Abdou Ngom, 13 anni, è stato spinto nel Tanaro il 22 aprile 2025 da un coetaneo. Sapeva che non sapeva nuotare. La corrente lo ha trascinato via. La procura dei Minori di Torino ha chiesto il giudizio immediato per il 15enne coinvolto. Il ragazzo è accusato di omicidio volontario con dolo eventuale. I suoi avvocati, Giuseppe Vitello e Mario Morra, hanno chiesto il rito abbreviato. L’episodio è avvenuto alla «spiaggia dei cristalli», a Verduno, in provincia di Cuneo, durante la Pasquetta. In un primo momento, il 15enne e gli altri due amici dissero che Abdou fosse scivolato. I sommozzatori hanno scandagliato il fiume per giorni, senza mai ritrovare il corpo. I sospetti hanno spinto i carabinieri a sequestrare i telefoni dei ragazzi. Dalle chat è emersa la verità: la spinta e la consapevolezza della vulnerabilità di Abdou. Ora il 15enne sarà processato dal tribunale dei Minori.

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