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Assemblea Nazionale

Dario Costantini eletto nuovamente Presidente CNA all'Assemblea Nazionale: la relazione presentata

Tra i partecipanti, esponenti politici, alte cariche dello Stato e notevole presenza piemontese

Dario Costantini eletto nuovamente Presidente CNA all'Assemblea Nazionale: la relazione presentata

Dario Costantini è stato riconfermato alla presidenza nazionale della Confederazione dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa successivamente all'Assemblea Nazionale che, tra le altre cose, ha definito le linee strategiche per i prossimi quattro anni. Questa rielezione assicura una certa stabilità che rilancia una visione forte e chiara che si fonda su impegno, responsabilità e idea moderna di artigianato che è riconosciuto come elemento chiave per la competitività nazionale.

A Roma, alla rielezione, hanno preso parte le più alte cariche dello Stato tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani. 

Tra le altre figure politiche che hanno partecipato: i Ministri Zangrillo, Valditara, Calderone e Lollobrigida, la Vicepresidente del Senato Rossomando e gli esponenti delle principali forze politiche Schlein, Conte e Faraone. 

Inoltre, ha avuto luogo un'intervista del giornalista Francesco Giorgino a Raffaele Fitto, Vicepresidente esecutivo della Commissione Europea. Il focus è ricaduto sul ruolo dell'Europa nelle trasformazioni di territori ed imprese.

Rilevante anche il messaggio di Papa Leone che ha evidenziato la dimensione comunitaria, valoriale ed umana dell'artigianato. 

Si è registrata anche una forte partecipazione della delegazione piemontese. Giovanni Genovesio, Presidente CNA Piemonte, dichiara: "La riconferma di Dario Costantini arriva in un momento in cui il nostro sistema ha bisogno di continuità, ma anche di coraggio". 

Costantini ha, poi, presentato la sua relazione all'interno della quale ha fatto un bilancio del quadriennio appena passato mettendo in evidenza le difficoltà sul fronte energetico, la crescente instabilità internazionale, la riduzione dei finanziamenti alle piccole imprese. Il discorso è andato avanti tramite il disegno della visione futura dell'artigianato italiano che si è sviluppato intorno a diversi temi chiave: lavoro, energia, credito, burocrazia e riforma della legge quadro dell'artigianato. Un altro argomento toccato riguarda la questione occupazionale che deve essere al più presto gestita in quanto un'impresa su tre non trova candidati e solo l'11% riesce ad individuare un profilo idoneo. 

Costantini si è anche soffermato sulla necessità di percorsi di formazione e aggiornamento per i lavoratori che operano nel settore dell'artigianato. Questo bisogno nasce dalla presa in considerazione di un dato che testimonia come le piccole imprese si stiano trasformando: il 30% delle imprese in questione utilizza in modo stabile l'intelligenza artificiale, ossia il doppio rispetto ad un anno fa. 

Con grande chiarezza viene approfondita la tematica del credito, mettendo in evidenza come, negli ultimi quindici anni, i finanziamenti alle piccole imprese siano crollati del 75% con un ulteriore 23% negli ultimi quattro anni. Si auspica, quindi, una svolta concreta. 

Così come quella del credito, anche la questione energetica acquisisce rilevanza: se il prezzo all'ingrosso è tornato ai livelli pre-crisi, le imprese pagano ancora il 50% in più rispetto a quattro anni fa. Risulta necessaria una revisione ed una riforma della struttura della bolletta dove gli oneri generali di sistema sono il doppio della media europea. É importante anche aumentare la concorrenza tra gli operatori che, dal 2021, hanno accumulato profitti per 70 miliardi. Un'opportunità che non è consentito ignorare è quella dell'autoproduzione da fonti rinnovabili inserita in Transizione 5.0. 

Per quanto riguarda la burocrazia, si tende ad identificarla come uno degli ostacoli principali agli investimenti: secondo la CNA, le 100 proposte di semplificazione potrebbero generare risparmi pari a 7 miliardi l’anno, senza alcun costo per lo Stato. Il decreto in arrivo, elaborato insieme al Ministro Paolo Zangrillo, dovrebbe ridurre gli oneri per le imprese di circa 1500 euro - si tratta di un primo passo verso un contesto più favorevole. 

Per finire, Costantini ha parlato della riforma della legge quadro dell'artigianato che, dopo un periodo di 40 anni, richiede un aggiornamento: la delega prevista nella legge annuale sulle PMI offre un periodo di nove mesi per elaborare norme moderne che possano ridare all’artigianato italiano un ruolo centrale nel nuovo rinascimento del Paese. 

"Le priorità individuate oggi - lavoro, energia, credito, semplificazione e riforma della legge quadro - sono esattamente le stesse che il Piemonte vive ogni giorno nei suoi territori. La nostra regione ha energie straordinarie, ma per liberarle davvero servono strumenti adeguati e riforme che mettano le imprese al centro. Questa Assemblea ha dimostrato che CNA è concreta e pronta a fare la sua parte". Queste le parole di Genovesio. 

Zanzottera, Segretario Regionale di CNA Piemonte, aggiunge: "La delegazione piemontese è stata presente in modo compatto, con la consapevolezza che le sfide dei prossimi anni richiedono un approccio nuovo e una rappresentanza forte. Il lavoro di questi quattro anni ha dato risultati, ma ora occorre un'accelerazione: sul credito, sull'energia, sulla modernizzazione della burocrazia, sulla transizione digitale. Le imprese piemontesi hanno bisogno di risposte e di una politica industriale chiara. L'Assemblea nazionale lo ha ribadito: l'artigianato non è un settore che si culla del passato, ma una leva strategica per il futuro".

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