l'editoriale
Cerca
10 Gennaio 2023 - 07:36
Si tratta del massiccio montuoso più esteso delle Alpi: è il Monte Rosa, il secondo in altezza dopo il Monte Bianco e uno dei più spettacolari della catena alpina. Si tratta della cima più alta del Piemonte, poiché il Bianco si trova in Valle d’Aosta, e anche della Svizzera, in quanto si trova al confine tra i due paesi. Il massiccio, ben visibile dalla pianura nei giorni limpidi, non ha sempre avuto il nome attuale. A proposito, perché si chiama “rosa”? Il motivo è presto detto: non si deve alla colorazione della montagna, come talvolta si sente dire, quanto piuttosto dalla parola latina rosia, cioè ghiacciaio.
Anticamente, però, era noto anche con il nome di Mons Silvius o Monboso. Fu da sempre un punto di passaggio, perché i suoi valichi attirarono fin da tempi remoti i viandanti; è però vero che l’ascesa al Monte Rosa non fu facile, e i primi a raggiungerne la vetta furono gli alpinisti Valentino e Joseph Beck, Joseph Zumstein, Nicolas Vincent, Sebastian Linty, Étienne Lisco e François Castel, che nel 1778 raggiunsero la Roccia della Scoperta, a più di 4100 metri. La celebre Punta Gnifetti, sul confine italo-svizzero, fu raggiunta da Giovanni Gnifetti nel 1842, uno scalatore d’eccezione: si trattava, infatti, del parroco di Alagna Valsesia.
La spedizione, composta da Giuseppe Farinetti, Cristoforo Ferraris, Cristoforo Grober, fratelli Giovanni, Giacobbe Giordani oltre allo stesso Gnifetti, giunse alla sua meta il 9 agosto, credendo di aver raggiunto la vetta più alta del massiccio. In realtà, la sommità del Monte Rosa fu toccata da John Birbeck, Charles Hudson, Ulrich Lauener, Christopher Smyth, James G. Smyth, Edward Stephenson, Matthäus Zumtaugwald e Johannes Zumtaugwald qualche anno più tardi, il 1° agosto 1855: si tratta della Punta Dufour, a ben 4634 metri di altitudine, collocata oggi in territorio elvetico.
Vale la pena ricordare anche un’altra ascensione famosa, quella di un papa: Achille Ratti, futuro Pio XI. Nel 1889, quando era ancora un semplice sacerdote, Ratti raggiunse la cima inaugurando una nuova strada, in quanto fu il primo a toccare la sommità dalla parete orientale. Pio XI, da giovane, era infatti stato un alpinista provetto: aveva scalato il Cervino, il Monte Bianco, il Gran Paradiso. La partecipazione del futuro papa alle scalate della montagna più alta del Piemonte è ancora ben nota nelle cronache locali; e molti alpinisti oggi tentano la strada da lui intrapresa per primo, perché il Monte Rosa è una popolare meta turistica, in quanto le sue molte punte che superano i 4000 metri e le sue pareti “himalayane” lo rendono una delle più suggestive montagne della catena alpina.
A 4554 metri si trova la capanna Regina Margherita, che fu inaugurata il 18 agosto 1893 alla presenza della regina dalla quale prende il nome. Eh sì, anche la regina più popolare d’Italia si inerpicò fin sulla vetta: anche la regina d’Italia era un’amante della montagna e il suo nome è ora legato a quello che è il rifugio alpino più alto d’Europa. Un altro primato del Monte Rosa.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..