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Da domani tocca ad altri

appendino giornale ok

Chiara Appendino (foto di repertorio)

Lascia con un lungo messaggio social e una bella immagine di famiglia - che a breve si allargherà, con l’arrivo di Andrea: auguri! - Chiara Appendino, nel giorno del silenzio elettorale ché tanto non può essere accusata di tirare volata a qualcuno, visto il risultato dei pentastellati al primo turno. Io voglio scriverlo: Chiara Appendino è una brava persona, che giustamente rivendica e non rinnega la scelta di candidarsi alla guida della città, di impegnarsi in prima persona. Il giudizio politico lo diano altri, lo diano i fatti, se vogliamo.

Un sindaco, spiace per chi non lo capisce, ha un ruolo che spesso esula dalle questioni politiche intese come partitiche. «Lascio una Torino migliore di come l’ho trovata» dice. Quello che è, e che era, Torino noi lo ripetiamo tutti i santi giorni, non è questo il tema. I 5 Stelle sono stati una parentesi nella storia cittadina, arrivati come invasori del Palazzo d’Inverno e ripartiti vediamo tutti come.

Chiara Appendino ha vissuto due mandati in uno: il primo troppo legato da talebani del no a tutto, Richelieu municipali e pasionarie, pitbull e calcolatori; il secondo con una maggiore libertà e determinazione, su una linea contestabile o meno ma pur sempre una linea, con risultati sul piano dei diritti, l’arrivo delle Atp Finals, svolte green, temi magari “alti”, lontani. È successo di tutto: piazza San Carlo - con colpevoli anche in altre istituzioni, ma se ne parla meno -, l’alluvione con naufragio di Valentino e Valentina, il caos Salone, i processi, la pandemia.

Lei stessa deve aver compreso che «uno vale uno» non è sempre vero e che non era possibile amministrare con una base che nasce dai «vaffa», dall’antipolitica che figlia nell’astensionismo. Auguri per tutto - la famiglia, un nuovo ruolo in seno al movimento, Chiara. Da domani, tocca a qualcun altro.

andrea.monticone@cronacaqui.it
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