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Il borghese

E così i giornalisti restano senza casa

Leggi il commento del direttore Beppe Fossati

E così i giornalisti restano senza casa

E così i giornalisti restano senza casa

Per quegli strani giochi che ci riserva il destino il grande tennis che a breve sbarcherà ancora una volta a Torino con le Atp Finals, si porta via un pezzetto della nostra storia, quello che appartiene ai giornali e, soprattutto, ai giornalisti. Lo storico Palazzo Ceriana Mayneri che dal maggio del 1957 è stata la casa del Circolo della Stampa verrà venduto, almeno in parte, per salvare le casse prosciugare dai poderosi investimenti dello Sporting legati proprio alla celebrazione delle Atp, a cominciare dai nuovi campi coperti per gli allenamenti. Un investimento di oltre 3,5 milioni che se è servito a rilanciare la passione per il tennis, ha creato un buco di bilancio, solo parzialmente sanato che,con l’aggiunta dei costi di ristrutturazione dello storico palazzo di corso Stati Uniti (altri 2 milioni almeno) hanno indotto l’Ordine, il sindacato e la direzione dello Sporting, al sacrificio. Così, a breve, sarà firmato il contratto di vendita per circa 3 milioni.

Un palleggio finanziario che i più confidavano potesse avvenire con aiuti pubblici. Ma anche il Comune vanta più debiti che crediti. E il grande tennis, a quanto pare, non fa finanza, neppure palpeggiando le tasche degli sporsor internazionali. Resteranno per non schiaffeggiare troppo la nostra storia, il piano nobile, lo scalone e gli uffici della Subalpina al pian terreno. Ma un pezzo di cuore se ne va, anche se da anni ormai tra quelle mura si avvertiva un po’ di tristezza. Vuoi per la crisi dei giornali, vuoi perchè la parte ludica dello Sporting era diventato il cuore pulsante delle attività non solo sportive, mentre le stanze storiche appassivano pian pisno a dispetto della storia che le hanno accompagnate. Un po’ come se l’informazione non fosse riuscita a fondersi fino in fondo con la vita della città. Eppure qui si sono avvicendati i grandi del giornalismo e il vigore di tante battaglie per la libertà dell’informazione. Che ora restano senza casa.

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