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IL CASO

Appendino assolta, lo sfogo dell'ex sindaca: «Lo Russo ha qualcosa da dire?»

Ora i Cinque Stelle chiedono le scuse del Partito democratico

Chiara Appendino

Chiara Appendino

Appendino assolta. Si chiude così la vicenda giudiziaria che ha coinvolto l'ex sindaca di Torino - oggi onorevole del Movimento Cinque Stelle - Chiara Appendino. «Oggi è un bel giorno» si lascia andare Appendino, in seguito alla decisione della Cassazione di respingere il ricorso del Procuratore Generale di Torino mettendo così la parola fine al processo Ream che la vedeva coinvolta.

«Oggi è un bel giorno perché la giustizia ha confermato definitivamente ciò che ho sempre sostenuto - spiega Appendino -: non ci fu alcun falso su nessun bilancio». Postando su suoi social una fotografia in cui sfoggia il simbolo della vittoria Appendino poi rimarca come la sua condotta «da sindaca, rappresentante delle istituzioni e dei cittadini, è sempre stata corretta e cristallina». L'ex sindaca poi aggiunge: «Quel processo, iniziato su un esposto di natura politica, abbia dimostrato che le accuse erano totalmente infondate» e conclude ringraziando chi le è sempre stata accanto, compresi gli avvocati Chiappero e Giuliano per l'eccellente lavoro svolto.

Ora i Cinque Stelle chiedono le scuse del Pd

In  pochi minuti il post dell'ex prima cittadina raccoglie centinaia di commenti. Immediata anche la reazione dei Cinque Stelle. «Mi ricordo ancora bene quei giorni in cui abbiamo dovuto gestire uno dei tanti problemi ereditati dalle passate amministrazioni Pd» rimarca l'onorevole Antonino Iaria, ex assessore all'Urbanistica della giunta Appendino. 

«Il processo fu cavalcato politicamente e mediaticamente dal Partito Democratico torinese (ai tempi guidato dall’attuale assessore Carretta) e nazionale, allora guidato da Renzi. Garantisti, ma a intermittenza»  tuona il capogruppo dei Cinque Stelle in consiglio comunale Andrea Russi. 


Cosa dovrebbe fare, oggi, il sindaco Stefano Lo Russo? domanda il capogruppo Russi, ricordando come la condanna in primo grado abbia portato alla decisione di Appendino di non ricandidarsi alla tornata elettorale del 2021. «Il buonsenso e la buona educazione gli imporrebbero di chiedere pubblicamente scusa ad Appendino, Rolando e Giordana, al M5S e, soprattutto ai torinesi». Appendino stessa: «Bisognerebbe chiedere al primo firmatario dell’esposto Lo Russo se ha qualcosa da dire?». 

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