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Dalle girandole a pezzi all’Edera Squat. E per i vecchi campetti si spera nel Pnrr

edera squat

Lo stabile è occupato da due anni

C’è chi dipinge le panchine e chi tiene in sicurezza i giardini. Eppure girando per Lucento i problemi, come in tutte le periferie, non mancano. Uno è legato alle condizioni dei vecchi campetti, di proprietà privata, dell’Ivest. In forte stato di abbandono. Un altro all’occupazione - ribattezzata “Edera Squat” - di un immobile in via Pianezza. Centro sociale di matrice anarchica, in passato sede dell’Istituto sperimentale per la nutrizione delle piante, che dal novembre del 2017 è terra di conquista per gli antagonisti. Poi c’è l’area del mercato di via Forlì (da rilanciare) e ci sono le vecchie girandole olimpiche di piazza Secreto, una delle ultime eredità di Torino 2006. Da anni si parla di demolizione, anche perché le strutture (ormai vecchie) cadono a pezzi e in passato due di loro sono cadute a seguito di un temporale.

Buone notizie, però, arrivano per i campetti abbandonati di strada Altessano. In passato l’associazione “Circoletto Rosso”, vincitrice dell’ultimo bando, aveva investito ben 80mila euro per riportare in vita l’impianto. Tutte risorse sprecate a causa di un disordine amministrativo. L’importo iniziale del progetto, quando nel 2011 partirono i lavori per la costruzione della struttura, ammontava a circa 1,5 milioni di euro. Oggi, a circa 11 anni di distanza «è stata avviata un’interlocuzione con il Comune - spiega il coordinatore allo Sport della Circoscrizione 5, Luigi Borelli -, per inserire l’impianto in oggetto nel Pnrr». Le strade erano tre: il Pnrr, far leva sul bando regionale di impiantistica sportiva per il rifacimento del manto erboso e un bando con le attuali condizioni.

Secondo punto forte del quartiere è il nuovo circuito naturalistico tra Collegno e parco Dora. Il collegamento “Green Belt” che prevede l’incentivazione della modalità di spostamento sostenibile in alternativa all’uso dei mezzi a motore, sia per i percorsi casa-lavoro che per i percorsi casa-scuola. Lo sviluppo complessivo della ciclopista è di circa 3 chilometri e 200 metri, il 60% su sedime stradale e il 40% su vialetti all’interno delle aree verdi. La prima parte del percorso, riguardante le tratte di via Nole, di corso Potenza, con i relativi attraversamenti, e di via Calabria era già stata aperta alla fine del 2019. La seconda nel giugno del 2021.

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