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Tutti contro il ripetitore della discordia: «Troppo vicino alle scuole, va rimosso»

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Quel traliccio per la telefonia mobile loro proprio non lo vogliono. Così le famiglie di corso Benedetto Croce, nei giorni scorsi, hanno cominciato a storcere il naso alla vista del ripetitore collocato sul tetto di un condominio in prossimità del civico 27. Un’antenna montata a fine giugno e finita quasi subito nel mirino di molte famiglie di Mirafiori Sud a causa della vicinanza - troppa, secondo i più - con la scuola elementare Collodi, con una materna, una media, una chiesa e la casa di riposo del Clero. Insomma luoghi sensibili a detta della cittadinanza, che si è attivata per avere risposte.

«Mi sono rivolto all’Arpa di via Giordano Bruno - racconta Santi, un residente della zona -, e in seguito alla sezione di Ivrea. Mi chiedo come sia stato possibile autorizzare un intervento del genere nei pressi di scuole e chiese, senza - a mio avviso - nessun rispetto per le distanze». L’argomento verrà portato in Circoscrizione 8 dal consigliere di Lista civica, Alessandro Lupi. Pronto a chiedere chiarimenti. La questione antenne, infatti, è da sempre sinonimo di battaglie complicate. «Il nostro obiettivo - spiega Lupi -, è ottenere una risposta da chi è competente in materia, per tranquillizzare i cittadini o eventualmente valutare altre strade».

Una storia che ricorda da vicino quella di San Mauro raccontata due anni fa, con le tremila firme raccolte dai cittadini contro il traliccio alto 36 metri tra via Borsellino e via Pescarito. Restando a Torino, invece, ecco il caso di via Pietro Cossa 293, in borgata Frassati, con i cittadini e i comitati a protestare e ad esprimere la loro contrarietà all’installazione di due ripetitori. Con tanto di firme raccolte. Una psicosi, quella delle antenne, che ha poi toccato anche il quartiere Vallette. Nel mirino - tre anni fa - il cantiere del civico 50 di corso Ferrara. In quasi i tutti i casi, però, i ripetitori non sono stati smontati.

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