I Nocciolini sul gelato: Alberto Marchetti compra la Dolciaria Fontana

Un dolce colpaccio: il gelato artigianale made in Torino e i nocciolini di Chivasso. Alberto Marchetti, il maestro gelatiere che ha rivoluzionato il cono da passeggio, ha infatti comprato la storica Fontana Dolciaria, produttrice dei dolcetti tipici di Chivasso. "Sono il topping perfetto per il mio gelato" ha detto Marchetti.

“Sono sempre stato affascinato dalle cose buone – dichiara Alberto Marchetti -. Sin da piccolo ho amato i Nocciolini di Chivasso ed entrare oggi a far arte della loro storia mi riempie di orgoglio. Tradizione, genuinità, rispetto delle cose fatte “come una volta” sono principi che ho sempre cercato di portare in tutto ciò che faccio: nel mio gelato e ora in questa nuova avventura”.

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La storia dei nocciolini è ormai bicentenaria, così come loro ricetta immutata nel tempo: nocciole, zucchero, albume. Si narra che l'invenzione dei Nocciolini di Chivasso risalga al lontano 1810, quando il mastro pasticcere Giovanni Podio unì le nocciole Piemonte agli altri due ingredienti, ricavando l'impasto magico. Ma fu Nazzaro, il genero, che nel 1904 ne registrò il brevetto presso il ministero del commercio del Regno d'Italia, col nome originario di "noasetti", e che nel 1900 e 1911 portò i Nocciolini alle Esposizioni Universali di Parigi prima e Torino poi. L'intraprendente pasticcere, che spogliò i nocciolini della loro confezione di latta per il tradizionale sacchetto rosa, fu insignito del titolo di "fornitore della Real Casa" da Vittorio Emanuele III di Savoia. L'epoca fascista spazzò via il nome straniero per l'italiano "Nocciolini".

Nel 1965, poi, al Caffè della Posta di Chivasso, il pasticcere Luigi Cavatore morì avvelenato. Il proprietario del caffè, che era rinomato proprio per i nocciolini, scelse allora Roberto e Mariella Fontana, per portare avanti la tradizione. I Fontana iniziarono così la produzione nel laboratorio di via Ivrea 31, dove ancora oggi si trova lo stabilimento.