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Fenomeno virale
08 Luglio 2024 - 06:00
Le giostre del luna park di Ivrea sono diventate il centro di un acceso dibattito dopo che una mamma ha segnalato ai carabinieri la presenza di peluche dalle forme inequivocabili. La donna, preoccupata dalle domande del proprio figlio di sei anni, ha deciso di denunciare la situazione, scatenando una serie di reazioni contrastanti sui social media.
Le immagini dei peluche a forma di pene gigante, esposti in bella mostra tra le giostre, sono diventate virali dopo che la mamma ha postato le foto su alcuni gruppi Facebook di Ivrea. La reazione è stata immediata e variegata: da un lato, c'è chi ha espresso sdegno e preoccupazione, dall'altro, chi ha invitato a prendere la questione con ironia. Un utente ha commentato: «Non mi sembra un giocattolo da mettere in vetrina e non mi meraviglierei se fossero privi di marchio CE per la commercializzazione in Europa». Un'altra eporediese ha ribattuto: «Per due piselloni vengono chiamati i carabinieri, ma quando vediamo violenza, bullismo, maleducazione in generale ci giriamo dall’altra parte».
Il dibattito si è presto spostato su temi più ampi, come la moralità e l'educazione dei bambini. Alcuni utenti hanno invitato la mamma a minimizzare l'accaduto: «Ho sempre affrontato tutto con un sorriso alle domande imbarazzanti dei miei figli senza nascondere nulla. La malizia è negli occhi degli adulti, un bambino di 6 anni al massimo si fa una risata». Altri, invece, hanno espresso comprensione per la preoccupazione della mamma: «Cara signora, ha tutta la mia comprensione. Non si tratta di tabù ma di buon senso che ormai è sempre meno. Purtroppo per fare sensazionalismo si è disposti a tutto mentre, a mio avviso, ognuno dovrebbe rispettare gli spazi, i pensieri e i limiti altrui. I bambini hanno una visione del mondo molto innocente e francamente questi oggetti sono piuttosto espliciti».
Al momento, non è chiaro se i carabinieri interverranno sulla questione. e immagini dei peluche a forma di pene gigante hanno rapidamente fatto il giro del web, diventando un fenomeno virale, anche perché segnalazioni analoghe nei giorni scorsi arrivavano per esempio dalla Costa Azzurra e dalla Liguria.
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