Cerca

il colloquio

La mamma di Chiara: «Mia figlia aveva paura. Quell'uomo era ossessionato da lei»

Parla Teresa Demartino, mamma di Chiara Spatola, la ragazza di 29 anni uccisa a Volvera insieme al fidanzato Simone

Chiara Spatola aveva 29 anni

Chiara Spatola aveva 29 anni

«Mia figlia era bellissima. E uno sconosciuto me l’ha portata via». A Teresa Demartino si illuminano gli occhi quando parla della sua Chiara. Uccisa insieme al fidanzato Simone da un uomo, Andrea Longo, che aveva precedenti, problemi psichici e che da tempo tormentava la ragazza. «Si era invaghito», rivela la madre.

Com’erano Chiara e Simone?
«Due ragazzi bellissimi. Chiara era la mia unica figlia, Simone era un ragazzo speciale. Avevano grandi progetti e una persona venuta da chissà dove me li ha portati via entrambi».
Come si erano conosciuti?
«Al lavoro, un anno fa. Simone era caporeparto in una ditta a Beinasco. Io lavoro lì e l’ho conosciuto prima che lui conoscesse Chiara. Hanno iniziato a frequentarsi e sono sempre andati d’accordo, mai un litigio».
Sui social c’è una foto di loro due insieme, dov’è stata scattata?
«In Spagna, a Ibiza, l’estate scorsa. Era il primo viaggio che hanno fatto insieme dopo essersi fidanzati».
Che progetti avevano per il futuro?
«Il 20 maggio si sarebbero dovuti trasferire a Rivalta, in una nuova casa. Poi volevano sposarsi, Chiara desiderava tanto avere dei figli».
Perché quell’uomo li ha uccisi?
«Si era invaghito di Chiara. La tormentava. Le diceva: “Lascia quel tipo, vieni con me. Io sono una persona seria, quello lì non è uno serio”».

Chiara aveva paura?
«Sì, e aveva anche telefonato alla sua padrona di casa, che è la stessa anche dell’altro appartamento, chiedendo spiegazioni sul perché avesse affittato l’alloggio a un soggetto simile, che aveva dei precedenti alle spalle ed era una persona disturbata».
Chiara le raccontava le sue paure?
«Mi diceva che pur di non recare disturbo a quell’uomo, lei e Simone non entravano in cortile con le auto. Perché a lui dava fastidio il rumore della Fiat 500 Abarth di Simone».
L’ultimo messaggio che lei e sua figlia vi siete scambiate?
«Lo scorso pomeriggio. Mi ha detto: “Sta arrivando il 118, speriamo che lo portino via”. Poi le ho scritto e non mi ha più risposto».
E cosa ha pensato?
«Che era successo qualcosa. Poi ho letto la notizia sul telefono, sono uscita di corsa ma speravo che quella casa non fosse la loro».
Quando ha capito che Chiara era morta, cosa ha pensato?
«Ho realizzato che un prepotente, alla fine, era riuscito a portarmi via il mio angelo, per sempre».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.