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IL CASO

Alla Sacra di San Michele arriva l'ascensore: tra accessibilità e timori per l'identità del monumento

Ascensore entro il 2026, cantiere nella roccia: più accesso per tutti, preoccupazioni tra fedeli e studiosi

La Sacra di San Michele si colora di rosa per sostenere la lotta contro il tumore al seno

La Sacra di San Michele

L’installazione di un ascensore presso la Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte, è prevista per il 2026 e mira a migliorare significativamente l'accesso per anziani e persone con disabilità. 

L’intervento richiede uno scavo di otto metri in verticale e sei in orizzontale all'interno del monastero vecchio, adiacente alla storica biblioteca rosminiana del 1836, che custodisce circa dodicimila volumi. La delicatezza dell'operazione impone cautele massime per la salvaguardia del patrimonio librario.

La notizia ha acceso un dibattito tra l'esigenza di accessibilità universale e il timore che la facilitazione dell'ascesa possa alterare il valore simbolico e spirituale della "fatica" storicamente associata alla visita.

La Sacra, fondata tra il 983 e il 987 sul Monte Pirchiriano e custodita dai padri rosminiani, rappresenta un caposaldo della spiritualità medievale lungo l’ideale direttrice di San Michele. La sfida progettuale rimane quella di garantire l’inclusività senza snaturare l’identità paesaggistica e devozionale del sito.

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