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Il furto
05 Dicembre 2025 - 15:00
Una scena breve, quasi surreale, ripresa nel cuore della notte in piazza Lamarmora a Ivrea, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza urbana e sulla percezione di impunità che logora i piccoli commercianti. Il protagonista non è un rapinatore mascherato, ma un oggetto banale, un portaombrelli in ferro battuto, sottratto con una disinvoltura disarmante.
Il filmato, diffuso sui social dalla famiglia della titolare del panificio Perin Riz, mostra l'intera sequenza: una signora entra nell’inquadratura, solleva l’oggetto e si allontana senza esitazione, come se fosse lì per un semplice ritiro. Pochi secondi, un gesto tanto semplice quanto spiazzante nella sua naturalezza apparente.
L'episodio è stato denunciato dal consigliere comunale Massimiliano De Stefano, che ha commentato con amara ironia: "Sembrava una scena da film comico", sottolineando come la forma spiazzante non cambi la sostanza, che resta quella di un furto.
L’episodio non è isolato. Solo la sera precedente, davanti allo stesso esercizio, erano sparite le luci esterne. È proprio questa frequenza di microfurti a trasformare il danno minimo in un logorio per i negozianti. L'assenza di deterrenti, le zone buie e la sensazione di una sorveglianza insufficiente creano un clima di sfiducia e costi continui per i commercianti.
La comunità discute di soluzioni concrete come più telecamere pubbliche, una migliore illuminazione nelle aree sensibili e un controllo coordinato tra forze dell’ordine e polizia locale. L'attenzione è anche sulla responsabilità civica invitando la comunità alla partecipazione nella speranza di disinnescare l'indifferenza.
Il consigliere lancia un appello diretto alla protagonista del video, invitandola a ripensarci e a restituire l’oggetto. Un portaombrelli non cambierà la storia della città, ma racconta la sua crepa più insidiosa: la fiducia che svanisce.
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