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«Oggi esistono due Samuel, però nessuno di loro farà mai politica»

Samuel

Neanche il tempo di scendere dal palco del Flowers Festival di Collegno lo scorso 17 luglio con i suoi Subsonica, che rieccolo pronto a tornare in scena nella versione “single”. Una versione che oggi si traduce per Samuel in due album, “Codice della bellezza”, del 2017, e il nuovo “Brigata bianca”, nonché nel singolo dell’estate, “Cinema”, in featuring con Francesca Michielin. Una chicca scritta con Colapesce così come “Cocoricò” cantata con il musicista siciliano. Brani già tormentoni che si potranno cantare dal vivo con Samuel questa sera al PalaExpo di Moncalieri in occasione della chiusura di “Ritmika”.

Ancora Samuel, ancora un live. Non si è mai fermato in questi mesi.

«Per me è stata una pandemia di lavoro, durante il primo lockdown ho scritto molto, poi è seguito il tour in barca. Quest’anno c’è stata l’organizzazione del mio tour da singolo e poi, finalmente, i Subsonica».

Non è strana, anche per il gruppo, questa sua natura doppia?

«Per me è un lavoro continuo, detto questo, noi Subsonica da sempre abbiamo una doppia vita coniugale dal punto di vista professionale. Adesso dato il Covid, gli spazi ristretti, abbiamo dovuto lavorare su cose diverse. Ho dovuto imparare a passare da Samuel dei Subsonica a Samuel in tempi molto brevi».

A che concerto assisteremo?

«Ci sarà ancora molto il “Codice della bellezza” e, ovviamente, “Cinema”, casualmente uscito d’estate, concepito per prendere in giro i tormentoni ma diventato un tormentone esso stesso. E poi, “Coricò”, questi sono i brani che mi fanno entrare immediatamente in empatia con il pubblico».

Il suo amico Max Casacci è candidato alle Comunali con Torino Domani, cosa ne pensa?

«La cosa non mi stupisce e io lo avevo predetto in tempi non sospetti. Lo appoggio ovviamente. Noi Subsonica siamo abituati a fare pazzie di questo tipo e a divagare. Io stesso ho fatto “XFactor”, Boosta “Amici” e Max ama la politica».

Le piace la politica?

«No io non mi candiderò mai se è questo che vuole dire, Samuel è un uomo folle».

Lei adesso vive a Venezia, mica penserà di abbandonare Torino?

«Assolutamente no. A Torino c’è tutta la mia vita, io vivo in Italia fra Torino e Venezia».

Ma perché proprio Venezia?

«È una città che amo da quando ho sei anni, quando i miei genitori mi regalarono un viaggio lì. È una città che ti toglie ogni stabilità da sotto i piedi, vive sull’acqua e ogni giorno devi inventarti qualcosa di nuovo, per questo mi piace».

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