l'editoriale
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13 Maggio 2022 - 08:44
Il Volo che canta in collegamento virtuale con Gianluca, risultato positivo al Covid, il loro “Grande amore” versione rock. Laura Pausini e Mika, che uniscono le forze del loro talento per un velocissimo messaggio di pace sulle note di “Fragile” di Sting e di “People have the power” di Patti Smith, Alessandro Cattelan che descrive Torino e la sua Italia attraverso la grinta e la velocità di cui è capace nel suo perfetto inglese. Se c’è una cosa che questo Eurovision ci sta insegnando è che non esistono intoppi, piuttosto opportunità. E che l’audience si conquista dando davvero la parola alla musica e ai suoi protagonisti. Così, senza troppe moine, monologhi melensi, inutili tempi morti. Dopo la prima vincente puntata di martedì, ieri sera è andata in onda su Raiuno dal Pala Olimpico di Torino la seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2022 il cui palco si è infiammato all’attesa performance di Achille Lauro, esagerata, rock, il quale, però, non è riuscito a passare il turno e, quindi, ad accedere alla finalissima di sabato. Nonostante la tutina a rete e il bacio in bocca a Boss Doms. Stessa cosa per la bella Emma Muscat di Malta, la beniamina di “Amici” che non ha convinto con “I Am what I Am”. Così come altri che, secondo pubblico e critica, avrebbero meritato. Tanto che immediata è scattata la polemica sia da parte del pubblico dell’Arena, sia da parte di quello dei social. Colpa del televoto proveniente da ogni parte del pianeta? Probabilmente sì, dato che ha quasi sovvertito quello pomeridiano della giuria. In finale vanno la Finlandia con i The Rasmus e “Jezebel”, il Belgio con Jérémie Makiese e “Miss you”, l’Azerbaijan con Nadir Rustamli con “Fade to black”, la Polonia con Ochman e “River”, l’Estonia con Stefan e “Hope”, la Romania con WRS e “Llámamè”, la Svezia con Cornelia Jakobs e “Hold me closer”, la Serbia con Konstrakta e “In Corpore Sano”, la Repubblica Ceca con We Are Domi e “Lights Off”. Australia con Sheldon Riley e “Not the Same”. Restano fuori Georgia, Cipro, Irlanda, Macedonia del Nord, Israele, Montenegro.
Altri dieci super protagonisti che tra il pop, il rock, l’elettronica hanno conquistato l’Arena con la loro originalità incitando «Torinooooo» in una gara serratissima in cui è stato difficile scegliere, ed, infatti, è stato così.
Dopo il consueto inizio spettacolare con il balletto stile Broadway, le luci, i fuochi, la gara è iniziata proprio dagli amatissimi The Rasmus per chiudersi con l’originalità della Repubblica Ceca. E poi, tanto altro. I 18 concorrenti si sono esibiti dando il meglio in nome loro e del proprio Paese, accolti come gladiatori nelle arene da un pubblico che ha imparato a sostenerli tra applausi, cori, bandiere colorate, sorrisi e entusiasmo. Sul finire la presentazione dei tre Big, Spagna, Regno Unito, Germania.
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