Cerca

Le nazionali e le squadre di club in vista del mondiale del Qatar 2022

mancini roberto ct italia depositphotos

Roberto Mancini (foto: depositphotos)

Come molti già sapranno il campionato mondiale di calcio 2022 verrà disputato in Qatar, dove per la prima volta la competizione avrà luogo tra il 21 novembre e il 18 dicembre 2022. Un motivo in più per partire e visitare Doha e la penisola araba, nel territorio del Golfo Persico. Tuttavia c’è ancora incertezza circa la partecipazione di alcune formazioni, tra cui appunta quella italiana, la quale dovrà giocarsi i play-off contro Macedonia e Portogallo. Avversari non semplici da affrontare sia sulla carta, che a livello pratico.

Da un lato abbiamo visto come il ct. Roberto Mancini sia stato capace di compattare un gruppo e di renderlo prima competitivo e infine vincente. Non era affatto semplice visto che il calcio italiano come movimento durante gli ultimi 10 anni ha perso terreno, rispetto alle altre selezioni, specialmente quelle europee, ma non solo.

Facciamo un passo indietro: gli Azzurri prima di avere Roberto Mancini alla guida

Prima della cocente esclusione dal Mondiale di Russia 2018, gli Azzurri sono stati eliminati per due edizioni consecutive durante la fase a gironi contro avversari almeno sulla carta, ritenuti inferiori. Successivamente dopo il flop di Cesare Prandelli, le quotazioni erano salite quando alla guida c’era stato Antonio Conte, tecnico che pur non avendo a disposizione un organico eccellente, aveva riportato un certo entusiasmo, specialmente per aver battuto durante gli Europei del 2016 prima il Belgio, sempre in testa al ranking FIFA, così come la Spagna. Dopo l’abbandono di Conte, la nazionale è stata affidata a Gian Piero Ventura, che aveva iniziato molto bene il suo percorso, terminato però con la cocente esclusione dal mondiale del 2018, durante i playoff contro la Svezia. Con l’arrivo di Roberto Mancini era tornato un certo entusiasmo, un po’ legato anche a scelte tecniche, tattiche e di uomini su cui il commissario tecnico aveva puntato molto. In questo modo è arrivata la vittoria degli Europei, un po’ a sorpresa, un po’ per ripagare lo sforzo e l’impegno che gli uomini di Mancini avevano riposto in questo torneo e in una competizione praticamente impeccabile, specialmente nel reparto difensivo, ma in generale si era vista una certa propensione a fare bene, con quel mix di incoscienza e di leggerezza che caratterizza lo sport e il calcio nei momenti migliori.

Il movimento calcistico nazionale e internazionale: il punto della situazione

Resta da dire che anche a livello di club l’Italia attualmente verte in uno stato di crisi, rispetto agli altri principali tornei di massima divisione. Impossibile il confronto attuale con la Premier League inglese, ma anche Liga e Bundesliga risultano essere nettamente superiori, mentre Portogallo e Francia, sono diventati Paesi importanti, forti anche delle vittorie nei tornei recentemente disputati, come appunto gli Europei del 2016 e il mondiale del 2018 conquistato dal commissario tecnico Didier Deschamps. Sempre a livello di club l’Italia durante gli ultimi anni ha sofferto molto nelle competizioni europee, dove solo la Juventus ha disputato delle finali di Champions League, senza però ottenere la vittoria finale. In generale come si è visto durante le ultime due stagione, fatta esclusione per l’Atalanta in Champions e per l’Inter in Europa League, le nostre formazioni non sono andate oltre gli ottavi di finale. Di contro possiamo vedere come il movimento del calcio inglese, sia per quanto riguarda il club che per la nazionale, ha mostrato ampi segnali di crescita, visibili e sotto gli occhi di tutti. Anche la Spagna ha recuperato e tenuto botta, dopo aver vinto il mondiale del 2010 in Sudafrica e due campionati europei consecutivi, di cui uno contro l’Italia di Prandelli nella finale a senso unico del 2012. La Germania a livello di nazionale è un’altra delle grandi in crisi, pur avendo in termini di Bundesliga l’esempio di Borussia Dortmund e soprattutto di una corazzata come il Bayern Monaco, che ha vinto la Champions League durante la stagione 2019-2020.

L’edizione di Champions League come esempio del calcio europeo vincente

Come ci mostrano gli abbinamenti dei quarti di finale di questa edizione di Champions League, anche il calcio portoghese è tornato a esprimersi su buoni livelli, per merito di una squadra come il Benfica, mentre per lo Sporting Lisbona gli ottavi di finale sono stati fatali. In generale si nota però una distanza netta tra squadre come Real Madrid, Bayern Monaco, Manchester City, Liverpool e Chelsea, tutte potenziali vincitrici in termini di scommesse calcio per questa edizione di Champions League. A livello di singoli abbiamo visto che proprio in queste formazioni militano attualmente alcuni dei più grandi campioni del calcio internazionale e mondiale. Per quanto riguarda invece le nazionali c’è da capire quale sarà la squadra da battere, visto che rispetto al mondiale del 2018, le gerarchie sono presto cambiate, con l’Argentina che sembra essere tornata competitiva, il Brasile che non è più quello di una volta, Francia e Inghilterra alla ricerca di una definitiva consacrazione.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.