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Milik supera Depay. «Non fa la differenza»: Capello boccia la Juve

Italian Soccer Serie A Men Championship AS Roma vs Napoli

Milik (Depositphotos)

Siamo solo alla seconda giornata di campionato e in casa Juventus le acque sono già molto agitate. Dopo il pari incolore di lunedì scorso a “Marassi” contro la Sampdoria, infatti, è risuonato più di un campanello d’allarme dalle parti di Massimiliano Allegri, anche se nel dopo-partita l’allenatore livornese ha provato a gettare acqua sul fuoco. «Non abbiamo preso gol - ha detto - e poi siamo partiti meglio dell’anno scorso». Il bicchiere mezzo pieno, però, non basta ai tifosi bianconeri che nel giro di pochi giorni - complice l’infortunio muscolare di Di Maria - hanno visto fare alla Vecchia Signora enormi passi indietro. Urgono rinforzi e di qualità sia in attacco che a metà campo. Proprio in questa chiave va letto l’ennesimo summit di mercato tra Allegri e la dirigenza ieri. Se il prescelto a metà campo è l’argentino Paredes - prima però deve uscirne almeno uno (Zakaria?) -, in attacco oltre a Depay balla il nome di Milik (ex Napoli ora al Marsiglia; 28 anni). Più facile arrivare al secondo, prescelto come vice-Vlahovic, che al cospetto dell’olandese del Barcellona guadagna molto meno. Con il Marsiglia - allenato dall’ex Juve Igor Tudor - c’è già una bozza di intesa per un prestito oneroso attorno ai 2 milioni di euro e un diritto di riscatto fissato attorno agli 8.

Intanto Fabio Capello non ha risparmiato critiche alla sua ex squadra: «Ieri la Juventus aveva poca qualità - ha detto ai microfoni di Sky -: la mancanza di Pogba e Di Maria si è sentita. È una squadra che è stata messa in difficoltà dal gioco della Sampdoria. La Juve ha fatto poco. A centrocampo, dove nasce il gioco, ha poca qualità. È tornata sui livelli dell’anno scorso, Allegri deve sperare nel ritorno di questi giocatori».

«Rinforzi a centrocampo? Di registi classici non ne vedo in giro - ha continuato -, quindi è difficile. Poi, sento parlare di Milik, ma non è un giocatore che fa la differenza. Non è quello che i tifosi sognano di vedere alla Juve: è un buon giocatore, che può far parte della rosa. Chi hanno comprato quest’anno invece fa parte degli undici che dovrebbero andare in campo titolari».

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