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Allegri, Europa League decisiva
Ecco chi può sostituirlo se fallisce

Un'altra stagione a rischio "zero titoli" può cambiare i piani

Allegri, Europa League decisivaEcco chi può sostituirlo se fallisce

Massimiliano Allegri al termine della partita con l'Inter si è scagliato contro i dirigenti nerazzurri

Perdere contro l’Inter ci può stare. Ma quello che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi bianconeri e come è maturata la sconfitta della squadra di Massimiliano Allegri mercoledì sera a San Siro contro l’Inter di Simone Inzaghi. Una squadra, quella bianconera, che non ha praticamente tirato in porta; una squadra che anche sotto di un gol a zero non ha mostrato di avere una reazione, neanche dal punto di vista caratteriale, dal punto di vista dei nervi. Ancora una volta tifosi e critica hanno puntato il dito verso il tecnico livornese, incapace, ormai in due anni, di trasmettere un’idea di gioco, un’impronta, a questa squadra. «Siamo a crescita zero», commenta qualche tifoso via social. E lo zero rischia di essere incasellato anche alla voce “trofei” visto che è sfumato un altro degli obiettivi stagionale. Alla banda Allegri resta l’Europa League ma non sarà per niente facile avere la meglio sul Siviglia, specialista e più volte vincitori del secondo trofeo più importante a livello europeo. Immancabile, al triplice fischio di Doveri, è arrivato il Tweet, anzi i Tweet, di Lapo Elkann sull’ennesima prestazione incolore della Vecchia Signora: «Non è il nostro anno - ha scritto in prima battuta il rampollo di casa Agnelli -. Meglio pensare a lavorare duramente sulla prossima stagione con giocatori e allenatore». Poi però ha rincarato la dose: «Nello sport si vince e si perde - ha poi twittato -. Ma mi piange il cuore nel vedere la nostra Juve giocare così, senza testa e senza cuore. Ci meritiamo tutti molto di più».
Senza alcun dubbio non è stato facile - e continua ad esserlo - gestire una situazione delicata come quella che sta coinvolgendo extra-campo la Juventus. A dimostrazione del grande nervosismo che impera all’interno dello spogliatoio bianconero - a proposito, la Juve continua a non vincere tra campionato e coppe; l’ultima volta in Serie A risale allo scorso 1° aprile - è arrivato ieri il retroscena su quanto accaduto nel post-partita di San Siro tra Massimiliano Allegri e alcuni dirigenti nerazzurri. Il tecnico bianconero, nel tunnel che porta negli spogliatoi, avrebbe insultato e inveito anche contro Beppe Marotta: “Siete delle m…, ma tanto arrivate sesti”. Così si sarebbe sfogato il tecnico. Poi entrando nello spogliatoio avrebbe rincarato la dose: «Dobbiamo arrivare davanti a loro in campionato, non dobbiamo mandarli in Champions». Parole dettate dalla frustrazione e dall’aria pesante che si respira attorno al tecnico e attorno alla Juventus. «Zidane aspetta una chiamata dalla Juve», continuano a scrivere dalla Francia. Sempre dalla Francia danno come candidato alla panchina, l’ex Tudor, vice di Pirlo. Il futuro di Allegri è in bilico. Tutto dipenderà da questo finale di stagione.

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