Buongiorno e Conte tornano a Torino. Il tecnico su Vanoli: "Ecco cosa penso di lui..."

Per una domenica torna a casa. Sì perché Antonio Conte da Lecce, in realtà, da anni, con la sua famiglia, vive a Torino. «Innanzitutto Paolo è un ragazzo serio, un grande lavoratore - ha detto ieri in conferenza stampa a proposito del suo ex vice, Paolo Vanoli -. Ho avuto il piacere di conoscerlo quando ero commissario tecnico, perché allenava in under. Poi ha lavorato nel mio staff. Mi è dispiaciuto quando ha deciso di staccarsi, però al tempo stesso ero orgoglioso di aver potuto dare qualcosa a lui. Ma anche Paolo mi ha dato qualcosa in quegli anni».

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Adesso di acqua sotto i ponti ne è passata: dallo Spartak Mosca al Venezia fino ad atterrare in Serie A, in una piazza importante come Torino: «Una squadra in difficoltà ma io ho visto le partite - ha rammentato Conte -. Loro sono partiti benissimo e poi si è fatto male Zapata. Ma il gruppo è solido e ha buone qualità. Il Toro è a metà classifica, nonostante non vinca da tempo. Io vivo a Torino, lo scorso anno quasi ogni domenica li andavo a vedere. L’ambiente è caldo, forte, molto attaccato alla storia. Dovremo fare grandissima attenzione. Bisogna avere grande rispetto della qualità dell’avversario e dell’ambiente che troveremo».

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Meno di un anno fa il Napoli perdeva 3-0 contro il Torino: «Mi ricordo bene quella partita - ha rammentato Antonio Conte -, ero a vederla. Inutile andare a guardare il passato. È importate aver iniziato un nuovo percorso. Il calcio lo conosco benissimo, ci sono dei momenti dove c’è negatività a prescindere e ti va tutto storto. Guardate il Manchester City… Ci sono quei momenti negativi, bisogna essere bravi a ripartire». E 11 mesi fa, dall’altra parte, giocava un certo Alessandro Buongiorno, ora perno fondamentale della squadra di Antonio Conte. Per l’ex ragazzo cresciuto nel vivaio del Toro sarà la prima volta da avversario allo stadio Olimpico Grande Torino.

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«Buongiorno è tra i migliori 5 difensori in Europa - ha detto Massimo Bava, ex responsabile vivaio granata ora al Catanzaro. - Alessandro si sta consacrando. Ha solo da migliorare e ha fatto bingo ad andare al Napoli, dove c’è un allenatore top che lo sta rendendo un grande leader e un grande difensore. Poi le doti tecniche le conosciamo tutti, anzi sta diventando anche tranquillo palla al piede. Sta acquisendo autostima e questo fa la differenza».

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