La Juve di Tudor c'è ma non vince: a Roma finisce 1-1

Compatta, tosta, intensa. La mano di Igor Tudor si vede già in casa Juventus ma non basta per portare a casa i tre punti. Nella Capitale finisce 1-1, Shomurodov risponde a Locatelli. Il croato, rispetto a Thiago Motta cerca di dare una fisionomia ben precisa alla Vecchia Signora, di fatto affidandosi agli stessi undici – tolto Gatti assente per infortunio e tolto Koopmeiners – che gli hanno regalato la prima soddisfazione nella partita di esordio da capo-allenatore all’Allianz Stadium contro il Genoa. Una cosa che raramente si era vista fare da Thiago Motta al quale è stato sempre imputato di cambiare troppo, creando così confusione nella testa dei calciatori. Tudor ha così voluto tracciare una linea di demarcazione tra presente e passato. E nel primo tempo si vede già quali sono i dettami dell’ex allenatore di Verona, Marsiglia e Udinese. Compattezza, fraseggio, sacrificio. Il jolly, in fase di possesso palla, è Nico Gonzalez, vero e proprio trequartista della Signora, la vera mina vagante tra le linee dei giallorossi con i suoi inserimenti. La Juve, dicevamo, resta compatta, fa possesso, fa girare palla per far sì che le maglie della difesa giallorossa si allarghino. Il primo buco/occasione la crea sempre l’argentino ex viola Nico Gonzalez, che in area di testa ha messo seriamente in difficoltà Svilar, costretto a smanacciare sul pallo una palla che sembrava destinata a finire in fondo al sacco. La Roma fa poco possesso ma sa velocizzare in contropiede. Kalulu salva su Dovbyk una ghiotta occasione in area di rigore. Anche la Roma colpisce un legno, sempre di testa, questa volta Kalulu si fa sovrastare da El Shaarawy: l’ex Milan colpisce il palo alla destra di Di Gregorio. Nei minuti finali del primo tempo la Juve la sblocca con Locatelli, ancora lui come nel 2023, che un colpo al volo (40°) fa 1-0 per il vantaggio della Juve. I bianconeri esultano ma non è finita: Tudor lo sa bene tant’è che tra il primo e il secondo tempo avverte i suoi: «Giochiamo con intensità fino alla fine». Il messaggio, però, non viene subito recepito. La Roma di Ranieri rientra meglio dagli spogliatoi e trova il pari con il neo-entrato Shomurodov che insacca una respinta di Di Gregorio a pochi passi dalla linea di porta. Nella ripresa girandola di cambi e da una parte e dall’altra. Poche, però, le emozioni. La Juve le prova tutte ma il risultato resta inchiodato sull’1-1.

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