Jannik Sinner non lascia set neppure a Novak Djokovic e giocherà la sua prima finale a Parigi, 49 anni dopo Adriano Panatta

Ci sarà un italiano in finale al Roland Garros, 49 anni dopo Adriano Panatta, ed è l’atleta più pronosticato da tutti. Jannik Sinner ha, infatti, battuto in semifinale per 6-4, 7-5, 7-6 il serbo Novak Djokovic (n. 6), sbarrandogli, almeno per ora, la strada verso il 25° Slam in carriera e ottenendo la sua ventesima vittoria consecutiva in un major. Domenica 8 giugno alle ore 15 il n. 1 del mondo contenderà il trofeo allo spagnolo Carlos Alcaraz (n. 2), che ha eliminato Lorenzo Musetti (n. 7 del ranking e n. 8 del seeding). Il 23enne carrarino sul 4-6, 7-6, 6-0, 2-0 si è ritirato per un problema muscolare alla gamba sinistra. Sul Philippe Chatrier andrà in scena la sfida che tutti gli appassionati sognavano, rivincita del recente atto conclusivo agli Internazionali BNL d'Italia.

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Sinner ha sfruttato il break-point che si era procurato nel quinto game e, dopo averne mancati altri due nel settimo, è andato deciso alla conquista del primo set. Nel secondo parziale nel quinto gioco si è visto annullare un’opportunità per strappare il servizio e nel settimo ci ha riprovato e ha centrato l’obiettivo. Sul 5-4 ha subìto il controbreak e subito dopo si è ripreso il vantaggio in risposta e non ha lasciato il diritto di replica. Nella terza frazione sul 4-5 l’altoatesino ha salvato tre set-point. Al tiebreak Sinner è scappato sul 3-0 e dal 3-2 ha riallungato sul 6-2. Al secondo match-point ha festeggiato l’approdo alla quarta finale negli ultimi sei Slam. Dopo i due centri agli Australian Open e quello agli US Open, proverà a piantare la bandierina anche a Parigi.

«Ho dovuto giocare il mio miglior tennis - commenta l'azzurro - Novak ha fatto vedere ancora una volta che è un modello per noi giocatori più giovani. Siamo fortunati a vederlo giocare ancora a questo livello. Ha vinto così tanto, è il migliore nel nostro sport, affrontarlo qui è fantastico. Cerco di non pensarci ma prima di scendere in campo senti un po' di tensione, sai a cosa stai per andare incontro. Domenica la finale con Carlos sarà difficilissima. Gli ultimi scontri diretti con Carlos non stanno andando bene per me, ma cercherò di fare del mio meglio». Sarà la prima sfida fra due atleti nati negli anni 2000: «Voglio godermi questo momento speciale. Cerchiamo di apprezzarlo, anche perché domani abbiamo un giorno libero. Grazie a tutti i tifosi per avermi trattato così bene per tutto il torneo».