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MONDIALE PER CLUB

Juve, al sfida al Wydad vale gli ottavi: Tudor cambia

A Philadelphia i bianconeri possono chiudere i conti. Locatelli: «L'allenatore conosce la Juve e il Dna di questa maglia»

Il tecnico della Juventus, Igor Tudor

Il tecnico della Juventus, Igor Tudor

Isolarsi da tutto e tutti, pensando solo al campo, perché il mercato è un pensiero che non tocca. Domani alle 18 la Juventus può chiudere i conti per il passaggio agli ottavi del Mondiale per Club battendo il Wydad Casablanca a Philadelphia, concentrandosi poi sulla sfida al Manchester City che l'aspetta giovedì prossimo.

Per questo Igor Tudor sta meditando diverse soluzioni, anche per far rifiatare alcuni dei suoi titolari, evitando pericolosi cartellini gialli che per chi li ha già rimediato significherebbero automaticamente un turno di stop. Così in difesa doverebbe partire titolare Federico Gatti, entrato a partita in corso contro l’Al-Ain e finalmente recuperato. A lasciargli spazio dovrebbe essere Savona che starà fuori al pari di Cambiaso, diffidato. Stesso discorso per Francisco Conceiçao dopo il cartellino giallo rimediato con l’Al-Ain, con Teun Koopmeiners pronto per tornare titolare.

Yildiz è ormai una certezza, ma contro i marocchini dovrebbe essere affiancato da Vlahovic che al momento è il vero oggetto del mistero. Non per il valore del giocatore in sé, ma per le prospettive: lui di andarsene non ha nessuna voglia, perché da fine gennaio prossimo sarà padrone del suo destino, con un contratto in scadenza. Le offerte latitano e quindi al momento la convivenza forzata è lo scenario più plausibile.

Tornerà titolare anche Manuel Locatelli che a DAZN ha parlato di recente passato e futuro: «La crescita è fisiologica. Abbiamo fatto buone cose ma abbiamo avuto anche difficoltà e ci siamo uniti. Tudor conosce la Juve e il Dna di questa maglia, sa come parlarci e muoversi. Le sue idee le dobbiamo ancora capire bene anche se qualcosa c’è già. L’atteggiamento che ha messo è quello che ci serviva». Quanto a lui, «indossare la fascia da capitano della maglia che ho sempre sognato mi dà i brividi, una responsabilità quotidiana, devo essere un esempio».

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