Tour de France, tutti contro Tadej Pogacar: «Vedremo chi sarà il migliore»

Un monologo di Tadej Pogacar, oppure una battaglia sino alla fine con Jonas Vingegaard ma non solo, perché qui c'è tutto il meglio del mondo? É su questo filo sottile che si muove l'edizione 2025 del Tour de France al via da Lille e con un percorso tutto francese.

Il numero uno al mondo arriva in palla e lo abbiamo visto di recente anche al Giro del Delfinato dominato dallo sloveno: «Abbiamo già vissuto quattro duelli fantastici con Jonas. Vedremo chi sarà il migliore quest'anno. Vingegaard è il miglior scalatore che abbiamo visto negli ultimi anni e a volte, è anche più bravo di me nelle cronometro. La prima settimana sarà subito molto intensa, con diversi finali insidiosi. Questo potrà offrire molte opportunità, ma sarà anche una questione di sopravvivenza», ha detto Pogacar. «Il mio piano per batterlo? Ovviamente abbiamo un piano ma non ve lo dirò, non possiamo condividerlo con i media. Posso dire però di essere nella mia condizione migliore. Lo ammiro molto. Ma se fossimo spaventati non saremmo qui. Anche lui ha le sue debolezze», gli ha risposto il danese.

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Scopriremo la verità fra tre settimane a Parigi, ma prima dei Campi Elisi e della tripla scalata a Montmartre c'è molto altro. Le insidie del Nord nella prima settimana, con la crono di Caen alla quinta tappa ma anche il Mûr-de-Bretagne. Nella seconda soprattutto i Pirenei con i tapponi di Hautacam, Peyragudes e Luchon-Superbagnères. Ma poi anche il Mont Ventoux e le Alpi con altre montagne verso Courchevel e La Plagne. Undici in tutto gli italiani, il minimo sindacale. Ma buoni, perché Filippo Ganna nelle cronometro farà sentire il sui peso. E perché già nella prima tappa, disegnata per i velocisti, Jonathan Milan punta alla maglia gialla.