Cerca

CICLISMO

Tadej Pogacar ha ucciso il Tour, Vingegaard ha un piano per rianimarlo

Lo sloveno ha oltre 4 minuti di vantaggio e non mostra lacune, tutti gli altri pensano ad attaccarlo: si ricomincia con il Mont Ventoux

Tadej Pogacar

Tadej Pogacar in giallo (foto Lapresse)

Il Tour de France è già stato ucciso da Tadej Pogacar oppure questa ultima settimana potrà regalarci un ribaltone clamoroso il stile Giro d'Italia 2025? Complicato dirlo, perché lo sloveno ha classe ed esperienza che Isaac Del Toro, spodestato da Simon Yates nella tappa delle Finestre e del Sestriere, non possiede. Eppure nonostante l'enorme vantaggio in classifica e la superiorità mostrata finora, c'è ancora chi ci crede.

Come Jonas Vingegaard che nel giorno di riposo ha lanciato la sfida: «Penso ancora di poter vincere anche se ovviamente è piuttosto difficile. Di solito io miglioro sempre nella terza settimana. Ovviamente non vi dirò la mia tattica, ma penso ancora di potercela fare. Devo pensare anche ai corridori dietro di me e abbiamo visto quanto Florian Lipowitz fosse forte al Delfinato, quindi non sono sorpreso della sua classifica. Ma sono anche pronto a sacrificare la seconda posizione per arrivare primo».

Si ricomincia subito forte, con la Montpellier - Mont Ventoux che ritrova un'ascesa leggendaria del Tour: tappa piatta per 150 km, ma nel finale c'è la salita che tutti conoscono, 20,8 km e una pendenza media del 7,7%. E dopo l'ultima presumibile volata a Valence, tre giorni sulle Alpi: giovedì l'arrivo a Courchevel Col de la Loze dopo 5.500 metri di dislivello in una tappa che comprende anche il Col de Glandon e La Madeleine Il giorno successivo la Albertville - La Plagne, corta e terribile con Col des Saisies, Col du Pre e Cormet de Roselend prima della salita finale. Montagna, ma meno terribili, sabato a Pontarlier e domenica finale a Parigi scalando anche tre volte Montmartre prima del probabile sprint sui Campi Elisi.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.