Cerca

NUOTO E TUFFI

Chiara, Matteo e Simone, un doppio oro azzurro ai Mondiali: Cina schiantata

Pellacani e Santoro battono tutti nel trampolino da 3 metri sincro misto, Cerasuolo un fulmine nei 50 rana

Chiara Pellacani

Chiara Pellacani, oro nei tuffi (foto FB Chiara Pellacani)

Mancava soltanto l'oro alla spedizione azzurra nei Mondiali di Singapore. Ne sono arrivate due in un colpo solo, dal peso specifico enorme. Perché gli unici tre nella storia a riuscirsi nei tuffi erano stati Klaus Dibiasi (due volte) e Tania Cagnotto 10 anni fa a Kazan. Perché nei 50 rana maschili semplicemente non era mai successo. Ora invece grazie a Chiara Pellacani, Matteo Santoro e Simone Cerasuolo è successo.

Chiara e Matteo nel sincro misto da 3 metri hanno semplicemente riscritto la storia. Mai l'Italia era arrivata così in alto con una coppia. Lo hanno fatto i ragazzi romani, 40 anni in due, battendo per meno di un punto la coppia australiana Rousseau-Keeney, 308.13 contro 307.26. Ma soprattutto hanno staccato i due cinesi Zilong Chen e Yajie Li. E così dopo gli argenti del 2022 e 2024 e il bronzo del 2023, ecco il gradino più alto. «Una sensazione indescrivibile, siamo troppo felici, vincere l'oro con Matteo è stata la ciliegina sulla torta». Lei non lo dice, ma lo fa il dt azzurro Oscar Bertone: «Hanno provato a portarci via questa medaglia. La giuria non mi è piaciuta per come ha valutato i cinesi, mentre gli australiani potevano superarci, avevano un tuffo più difficile. Per fortuna sono andati in gara senza pressioni».

Pressione enorme che invece aveva Simone Cerasuolo nei 50 rana, anche se il suo successo è una sorpresa relativa. Anche lui ha battuto un cinese, Qin Hayhang finito terzo dietro al russo Kirill Prigoda che ha accusato 8 centesimi dall'azzurro primo in 26.54 «Papà mi dice sempre: ‘Gli uomini forti si vedono nei momenti importanti’ e oggi credo di aver fatto vedere che sono forte».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.