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VOLLEY DONNE

Italia in campo nella semifinale dei Mondiali contro il Brasile, Yasmina Akrari: «Sarà una battaglia senza esclusione di colpi»

Le azzurre non hanno mai battuto le sudamericane in una rassegna iridata

Italia in campo nella semifinale dei Mondiali contro il Brasile, Yasmina Akrari: «Sarà una battaglia senza esclusione di colpi»

L'esultanza della torinese Yasmina Akrari ai Mondiali (foto Fipav)

L’Italvolley femminile si avvicina sempre più a un altro prestigioso traguardo. La squadra guidata da Julio Velasco, dopo le vittorie alle Olimpiadi e in Volleyball Nations League, sabato 6 settembre, alle ore 14,30, in diretta su Rai 1, affronterà a Bangkok il Brasile nella semifinale dei Mondiali. L’obiettivo sarà di allungare la serie di 34 successi consecutivi e andare a sfidare per il titolo, che manca dal 2002, la Turchia o il Giappone.

L’unica torinese in maglia azzurra in terra thailandese è la 32enne centrale Yasmina Akrari, tesserata per la Wash4Green Monviso Volley (schiaccia invece per la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 la 21enne milanese Stella Nervini). È all’esordio in una rassegna iridata e vanta cinque presenze (sette in totale), con quattro punti all’attivo.

«Qui - racconta Akrari - il pubblico è incredibile e tutte le Nazionali hanno un seguito pazzesco. I tifosi sono molto presenti e ci riempiono di regali. L’atmosfera è bellissima e si vede che amano il nostro sport. Anche a Phuket ci siamo trovate molto bene». La gara contro le sudamericane si annuncia molto impegnativa: «Sono un team dall’alto tasso tecnico. Anche loro hanno fatto un bel percorso, non senza difficoltà, e ne sono uscite bene. Sarà una battaglia senza esclusione di colpi e dovremo farci trovare pronte».

Ai Mondiali l’Italia non ha mai battuto il Brasile. «Speriamo di sfatare questa statistica - spiega coach Velasco - sarà sicuramente una partita difficile, credo equilibrata e da giocare con grande attenzione. Le ragazze stanno bene, stiamo lavorando bene, poi però sarà il campo a parlare. Loro sono una squadra tecnica, piena di energia, mi aspetto un Brasile molto concentrato e pronto a dare tutto, come del resto noi».

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