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VOLLEY IN EUROPA

Al Pala Gianni Asti c'è il Chieri '76, nel ritorno dei sedicesimi di Coppa Cev contro il Vasas Obuda

A Budapest le collinari allenate de Nicola Negro si sono imposte per 3-0

Al Pala Gianni Asti c'è il Chieri '76, nel ritorno dei sedicesimi di Coppa Cev contro il Vasas Obuda

Il Chieri '76 durante il match di andata in Ungheria

Scendere in campo ogni tre giorni non sta condizionando il rendimento della Reale Mutua Fenera Chieri ’76, che, sotto la guida di Nicola Negro, sta disputando una stagione ai massimi livelli.

La squadra collinare in serie A1 domenica ha conquistato a Cervia, per 3-0 su San Giovanni in Marignano, la sua nona vittoria in dodici partite giocate e occupa il quarto posto in compagnia di Novara.

Giovedì scorso ha anche esordito nella sua quarta annata consecutiva sul fronte europeo, dopo aver sollevato la Challenge Cup (2023) e la CEV Cup (2024) e aver perso la finale di Challenge contro Roma (2025), e nell’andata dei sedicesimi di finale di Coppa CEV si è imposta a Budapest per 3-0 sul Vasas Óbuda. Domani, mercoledì 3 dicembre, alle ore 20 le biancoblù ospiteranno le ungheresi nel ritorno, in programma al Pala Gianni Asti.

«Penso che, nel complesso, - afferma l’opposta olandese Elles Dambrink - a Cervia abbiamo giocato una buona partita d'attacco, anche se nel primo set eravamo ancora un po' troppo vicine. Sapevamo quanto fossero importanti questi punti per la nostra classifica e quindi, dopo aver dato un po' più di gas, anche il nostro muro ha iniziato a funzionare meglio, per portare a casa la partita. Alla fine abbiamo conquistato tre punti pesanti, a chiusura di una settimana impegnativa, anche a seguito dei lunghi viaggi».

Alle chieresi stasera basterà conquistare due set per avere la certezza di accedere agli ottavi, contro la vincente fra il Vandoeuvre Nancy e lo Sporting Lisbona, con le francesi che hanno prevalso in casa per 3-1.

«Budapest - spiega Dambrink, che all’andata ha dato un notevole contributo alla causa, mettendo a terra undici palloni - è una compagine intelligente con molta visione di gioco. Dobbiamo assicurarci di controllare i loro esterni e il loro opposto. L'ultima volta abbiamo fatto la differenza con buoni muri, quindi dobbiamo continuare così».

La 22enne olandese, che studia Economia Aziendale online presso la Open University, è alla sua prima esperienza in Italia: «Sta andando tutto bene, il livello di competitività è davvero alto. Lavoriamo duramente in allenamento, per migliorare e prepararci al meglio contro le avversarie e per essere pronte a fronteggiare tutte le difficoltà».

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