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Sportegolando

Silvio Berlusconi (foto Depositphotos)

Silvio Berlusconi (foto Depositphotos)

CORAGGIO «Dispiace per la Juventus, ma in questo momento era prevedibile. La stagione non è cominciata benissimo, le tensioni esterne comunque sono state tante. Contro il Psg c’erano molti ragazzi in campo. Questa è una cosa che mi fa piacere. Direi, finalmente. In Italia bisognerebbe avere più coraggio in tal senso, i ragazzi, quelli bravi evidentemente, devono giocare. L’esperienza in Inghilterra mi dice che le squadre vincenti sono state e sono quelle dove c’è il giusto mix tra giovani e calciatori più esperti. In Italia questa mentalità ancora non c’è. Il Napoli e il Milan sono in controtendenza». Gianfranco Zola indica una via alle squadre italiane

SIMBOLO «In relazione al progetto di abbattimento dello stadio San Siro, mi unisco al coro di protesta di esponenti della cultura, rappresentanti delle istituzioni, tifosi, semplici cittadini. Lo Stadio, con i suoi 70 anni di vita, dovrebbe essere tutelato e protetto: è parte della storia di Milano e della storia del calcio italiano. Abbatterlo significherebbe privare la città di un monumento, di un suo simbolo, di un suo elemento identificativo in Italia e nel mondo». Un nostalgico Silvio Berlusconi prende posizione

MAESTRO «Herrera e anche il Bologna mi dissero: “Bravo tecnicamente ma non puoi giocare a calcio per il fisico”. Non ho mai mollato. Liedholm è stato un padre per me, un maestro in tutto. Quando la Roma voleva cedermi al Pescara ha voluto a tutti i costi che tornassi». Bruno Conti sa chi deve ringraziare per la sua carriera
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