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Forte di Fenestrelle

Matteo Mancuso il fenomeno: «Lasciatemi suonare con la chitarra in mano»

Il musicista siciliano considerato uno dei migliori al mondo è atteso in concerto sabato 29 luglio. Usa l'elettrica senza plettro (GUARDA IL VIDEO)

Matteo Mancuso

Il fenomeno della chitarra elettrica ha solo 26 anni

Ha solo 26 anni ma, con in mano la sua chitarra elettrica è come se ne avesse il triplo, il quadruplo e ancora non basta. Non a caso di lui, di Matteo Mancuso, il fenomeno siciliano seguito da 140mila persone su youtube e 200mila su facebook per quel suo modo di suonare quasi sempre senza plettro, uno come Al Di Meola osa scrivere: «Un talento assoluto: ci vorrebbero due o tre vite per imparare anche per uno come me a improvvisare così bene alla chitarra come lui». Per chi non vede l’ora di ascoltare dal vivo uno dei più grandi chitarristi del mondo, come lo hanno definito i big del settore, Mancuso sarà in concerto al Forte di Fenestrelle sabato 29 luglio (21,30) ospite di Scenario Montagna. Con lui sul palco, Stefano India al basso e Giuseppe Bruno alla batteria.
A tu per tu con Torino Cronaca ha svelato i retroscena del live e qualche chicca sulla sua vita, solo dopo, però, avere finito la sessione quotidiana di pratica.


«Sì, stavo suonando - racconta - devo farlo ogni giorno ma, non sono uno di quelli che sta otto ore con la chitarra in mano».

Un talento naturale...
«Il talento da solo non basta, va coltivato. Ma io voglio prendere la chitarra in mano per piacere, non per dovere. La pratica è molto più intensa in inverno, da ottobre a febbraio, quando ci sono meno date».


E cosa fa nel resto del tempo libero?
«Vivo vicino a Palermo, sul mare, amo andare in kayak, facevo calcetto ma ho smesso per paura di infortunarmi, ora gioco a padel».


Che concerto porterà a Fenestrelle?
«Presenterò i pezzi del mio album, “The Journey”, uscito il 21 luglio, e poi ci cimenteremo con le cover dei chitarristi cui mi ispiro come come Allan Holdsworth o i Weather Report, il mio gruppo preferito».

Come proseguirà il tour?
«Terrò un concerto nella mia Palermo, lo dedicherò alla Sicilia martoriata dagli incendi. Fortunatamente a me è andata bene ma una mia amica ha perso la casa».


Che effetto le fa essere considerato un ragazzo prodigio?
«Mi mette un po’ di pressione, mi sento in dovere di fare di più ma è gratificante».

Cosa sogna per il suo futuro?
«Di continuare a suonare».

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