I Nomadi, una notte tutta per i fan

«Tifiamo il ritiro dei Rolling Stones per diventare il gruppo più longevo al mondo». Ormai non si nascondo più, i Nomadi, e puntano decisamente a questo invidiabile primato. Beppe Carletti con il cantante Yuri Cilloni e gli altri componenti la band oggi sono attesi a Castagnole Lanze, per la Notte Nomade di piazza San Bartolomeo. Un evento davvero molto atteso e non solo dai fan della band di Novellara, che si ripete ormai da 49 anni. Due i concerti; alle 18,30 e alle 21,30 (28,75 euro).

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Quasi mezzo secolo di musica e di avventure, vissute con i brividi a pelle, da veri giramondo della musica leggera. Sono passati musicisti, cantanti e tante altre persone intorno a questa band che ha iniziato nel 1963 esibendosi nelle balere della Romagna.

La scaletta non dovrebbe discostarsi troppo da questi brani e comprende canzoni come “Gli aironi neri”, “Auschwitz” (“La canzone del bambino nel vento), “Il fiore nero”, “Noi non ci saremo”, fino al successo più recenti, cominciando da “Dove si va”, e “Ho difeso il mio amore”. Nella carriera del gruppo di “Io vagabondo” esiste un prima e un dopo Augusto Daolio, il carismatico cantante e pittore, morto nel 1992. Data quest’ultima, che poteva essere essenziale per la storia di questo gruppo nato sotto il segno dell’amicizia in musica.

E invece no. Sono stati i parenti di Augusto insieme all’affetto costante di tanti seguaci, a far continuare questa storia unica, senza uguali al mondo. Una festa che si annuncia indimenticabile soprattutto per loro: gli appassionati, sempre tantissimi e fedeli che arrivano nelle Langhe astigiani da anni. Un’autentica passione che si trasmette a tante famiglie e continua per generazioni.
E pensare che forse neanche gli stessi Nomadi avrebbero pensato di durare così tanto. Quello che doveva essere un concerto come tanti, una data confusa nel calendario, è diventato un raduno. Una specie di Woodstock del popolo nomade a cui non si può rinunciare.