Amy uccisa a 7 anni, il killer pronto per essere giustiziato: cosa può perdere ancora una madre?

Ci sono dei thriller on the road dove il protagonista, in questo caso la protagonista, perde letteralmente in pezzi lungo la strada: in questo caso però ti chiede cosa possa perdere ancora una donna che, vent’anni prima, ha perso sua figlia, violentata e uccisa in un bosco?

Matt Witten è tra gli autori di “Dr House” e di “Law and order” e ha preso spunto per questo suo romanzo, “La collana” (Fazi Darkside, 18,50 euro, traduzione di Giuseppe Marano) da una storia vera e tragica di quel mondo americano che sta lontano dalle grandi città.

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Susan Lentigo fa la cameriera in una tavola calda in una cittadina dello Stato di New York - che è cosa diversa dalla Grande Mela - e grazie a una raccolta fondi e all’amicizia dei concittadini può finalmente partire per un viaggio atroce ma lungamente desiderato: dopo vent’anni, sarà messo a morte l’uomo condannato per l’omicidio di sua figlia Amy, che di anni ne aveva solo sette.

Per Susan, che con la figlia ha perso anche il marito che se n’è andato, la propria intera esistenza, è un viaggio necessario, è desiderio di giustizia. Parte con la sua vecchia Dodge e un cappotto foderato dei soldi dati dagli amici, destinazione il carcere federale nel North Dakota. La Dodge sarà la prima a lasciarla, poi le ruberanno i soldi. A Susan resta solo un biglietto già pagato per una serie di bus Greyhound e qualche pasto scroccato nelle associazione caritatevoli o agli alcolisti anonimi. Ma nulla la fermerà. O quasi...

Il viaggio è lungo, infatti. La narrazione di Witten alterna il presente ai fatti di vent’anni prima, al crepaccio oscuro in cui Susan è precipitata. E il presente porta con sé i dubbi. E se l’uomo che sta per essere giustiziato, quello cui lei vuole chiedere solo di restituire la collana che portava Amy e lui non ha mai fatto ritrovare, non fosse il vero assassino? Se ci fosse un’altra bambina in pericolo?

Come in ogni avventura, anche quando perde tutto per strada l’eroina trova alleati: dall’ex agente Fbi che aveva condotto le indagini tempo prima a Kyra, una adolescente che qualcuno definisce problematica, «perché ho tagliato» il compagno di sua madre che la molestava. Santo cielo, quanto amerete Kyra. E amerete questo libro.