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Grande schermo

«Io al cinema con Danny De Vito, ma quanto vorrei girare a Torino»

L'attrice torinese Valeria Cavalli dal 5 al cinema con “Ops! È già Natale” del regista di “Serendipity” e remake dell'italiano “Improvvisamente Natale” (GUARDA IL TRAILER)

«Io al cinema con Danny De Vito, ma quanto vorrei girare a Torino»

Fa più notizia un’attrice torinese in un film internazionale con attori hollywoodiani o una commedia italiana di cui viene fatto un remake negli Stati Uniti? Nel caso di “Ops! È già Natale”, in uscita nei nostri cinema da domani, giovedì 5 dicembre, si sono verificate entrambe le cose: Valeria Cavalli, al lavoro in carriera con Dario Argento, Ettore Scola e Giuseppe Tornatore, è nel cast accanto a divi come Danny De Vito e Andie McDowell, in un film che riprende il successo di Francesco Patierno “Improvvisamente Natale”, interpretato da Diego Abatantuono un paio di anni fa.


«Abbiamo girato a Cortina, in splendidi ambienti montani, nell’estate del 2023: vivere l’atmosfera natalizia in quella stagione è stato divertente, entrare nell’hotel illuminato a festa metteva molto di buonumore!», ricorda l’attrice.


“Ops! È già Natale” è la storia di Claire, una bambina di dieci anni che va a visitare il nonno, proprietario di un hotel sulle Dolomiti, insieme ai genitori Abbie e Jacob, che non sanno come dirle che si stanno per separare. L’idea di organizzare un “ultimo” Natale tutti insieme, anche se è agosto, viene alla bambina: tutto sembrerà strano ma forse aiuterà la situazione.

«Io interpreto Claudia, una donna ingenua che è come se credesse ancora in Babbo Natale. All’età che ha, la mia, è una vedova che si è ancora innamorata come una ragazzina, aspetta una persona che non sa se vedrà mai più, continua a tornare stesso posto nella speranza di rivederlo... ma non posso dire cosa accadrà».


Che effetto le ha fatto lavorare con questo cast? Come è riuscita a ottenere la parte?
«Ho fatto un provino in presenza, che bello, ormai quasi tutti vogliono dei self-tape, provini girati a casa dai vari attori: io posso anche non farli, non sono mai a mio agio, per me è dramma. La sceneggiatura mi è piaciuta molto, è una commedia è particolarmente riuscita e poi lavorare con Danny, con sua figlia Lucy e con Andie è stato molto interessante, un’occasione preziosa».

A dirigere è stato chiamato l’inglese Peter Chelsom, già autore di commedie rosa come “Serendipity” e “Shall we dance”, tra le tante.
«Con Peter mi sono trovata molto bene, ha una delicatezza e una finezza particolari, poi devo fare un plauso al direttore della fotografia, Christophe Lanzenberg: ci ha illuminati con niente e questo ha velocizzato il lavoro, limitato l’ingombro e reso il tutto molto simile alle prove, senza stress».


Un’attrice torinese che non gira mai a Torino, come mai?
«Davvero non me lo spiego. È capitato una volta sola, una ventina di anni fa, e basta: io sarei felicissima di farlo, con tutti i bei film e serie che si girano qui, ma non mi chiamano. Sarà una questione di età? Io continuo a sperare, magari in futuro accadrà».

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