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Lunedì 16 dicembre

Gianna Nannini: «Nei miei concerti la gente canta, non sta tutto il tempo a fare video»

La regina del rock si confida in attesa di salire sul palco dell'Inalpi Arena di Torino

Gianni Nannini

Gianni Nannini

Sarà un Inalpi Arena pienissimo quello che lunedì 16 dicembre accoglierà la regina del rock italiano, unica, inimitabile e incontrastata. Personalità forte, voce roca, brani indimenticabili, Gianna Nannini è pronta a scaldare Torino con la sua carica di energia e di emozioni per un viaggio nella storia della sua musica e della sua vita. Sì perché Gianna è così, animale da palcoscenico dentro e fuori le arene e gli stadi che da decenni l’accompagnano nell’olimpo dei grandi. Avvolta da un completo in pelle customizzato, firmato Christian Dior, che cura in esclusiva ogni cambio abito, Gianna darà vita a uno show ad alto tasso adrenalinico.

«Il “Sei nell’anima tour” è un concerto dinamico, si suona tutto dal vivo - anticipa, infatti, la cantautrice toscana -. Salirò sul palco grazie a una grande produzione che mi ha consentito di realizzare il mio sogno, a cominciare da una band internazionale, con cui sento di toccare le stelle e con cui si è creato un ottimo feeling. E alla batteria c’è Simon Phillips, che ha collaborato con Brian Eno, gli Who e i Toto. Con loro posso scatenarmi, seguo l’onda e surfo senza strafare. È il più bel tour della mia vita, è come avere un cavallo al galoppo, non mi era mai successo prima. E il pubblico partecipa moltissimo, ne sento l’entusiasmo: applaude, canta, non sta tutto il tempo a fare video con il cellulare».

E come si potrebbe stare fermi in platea con lo smartphone quando sul palco Gianna canta “Fotoromanza”, “I maschi”, “Sei nell’anima”, “Meravigliosa creatura”, “America”, solo per citare alcuni dei suoi grandi classici. E, ancora, non mancheranno i successi estratti dall’ultimo album come “1983”, “Silenzio”, “Filo spinato” e “Io voglio te”.

«A fare da padroni in scaletta il rock, soul e metal. Aprirò i miei live con “1983”, brano che racconta la mia nascita e quando lo canto sul palco rivivo la sensazione di quando ho scritto quel testo. Nulla cambia. “1983” è simbolo di inizio e, come tutto il progetto Sei nell’anima, è un contenitore di cose positive, un richiamo a tornare umani. Condividere tutto questo con il mio pubblico è la cosa più bella che ho provato nella mia vita. Vi aspetto sarà un concerto unico e irripetibile».

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