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Linkin Park in concerto tra sold out e (una nuovissima) Emily Armstrong. Ecco il live report della serata

Gli I-Days 2025 infiammano l'Ippodromo Snai La Maura. Ottanta mila spettatori per il ritorno dei Linkin Park sul territorio milanese

Linkin Park in concerto tra sold out e (una nuovissima) Emily Armstrong. Ecco il live report della serata

Linkin Park ed Emily Armstrong

Ci sono voluti otto anni e un difficile passaggio di testimone per vederli ricalcare il palco, ma il calore restituito dal pubblico sembra segnare una fama e un affetto rimasti saldi nel tempo. In occasione degli I-Days 2025, i Linkin Park sono stati protagonisti della serata di ieri, attirando all'Ippodromo Snai La Maura di Milano quasi ottanta mila spettatori. 

Tutti gli occhi si sono rivolti verso la new entry della band, Emily Armstrong, che ha avuto l'arduo compito di vestire le spoglie del compianto Chester Bennington, deceduto nel 2017. L'aspettativa, la paura, l'emozione, un cocktail di sentimenti che hanno caricato l'attesa del ritorno di uno dei gruppi rock più noti al mondo. Con la pubblicazione dell'album "From Zero", la dichiarazione d'intenti si è fatta chiarissima: nessuna emulazione del passato e tanta voglia di ricominciare. 

La missione pare compiuta e, a dimostrarlo, rimangono le immagini dei fan in visibilio e l'intonazione dei pezzi cult urlati a gran voce dal pubblico. Il carisma della nuova frontman si è fatto sentire, tanto da attirare cori tributari di "Sei bellissima". Entrata in puntata di piedi, Emily si è fatta strada conquistandosi l'adorazione degli spettatori: voce ruvida, potente, singolare. Lo scoglio dell'imitazione è stato superato per lasciare spazio a uno show travolgente.

La scaletta presentata ha saputo mischiare passato e presente, in un atto di celebrazione della storia scritta e da scrivere. Sulle note di "Somewhere I Belong" si è aperta l'esibizione, con "Bleed It Out" si è chiusa con onore. L'entrata tradisce emozione e gioia, "Milano, ti siamo mancati?": queste le parole urlate da Mike Shinoda all'ingresso.

La setlist completa della serata lascia intendere uno spettacolo che, anche da narrato, conserva il suo mito.

Somewhere I Belong
Crawling
Cut the Bridge
Lying From You
The Emptiness Machine
Creation Intro A (With elements of ‘Castle of Glass’)
The Catalyst
Burn It Down
Up From the Bottom
Where’d You Go (Fort Minor cover) 
Waiting for the End
Joe Hahn Solo
Empty Spaces
When They Come for Me / Remember the Name (Ext. Transition w/ ‘Until It Breaks’ verse 3)
Two Faced
One Step Closer
Break/Collapse
Lost (hybrid version, 1st verse/1st chorus Mike and Emily piano into full band version)
Stained
What I’ve Done
Kintsugi
Overflow
Numb
In the End
Faint
Resolution Intro A (With elements of ‘Castle of Glass’)
Papercut
A Place for My Head
Heavy Is the Crown
Bleed It Out (Extended bridge with ‘There They Go’ verse 1)

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