Lo scudetto del Toro? Un vero "tuffo al cuore"

Dopo avere trattato i temi più caldi degli anni Settanta, dalla morte del cugino brigatista Walter Allasia a quella di Sergio Ramelli del Fronte della Gioventù, ucciso dalla militanza di sinistra, Giuseppe Culicchia torna al suo primo amore, il Toro, con il libro “Torino, 16 maggio 1976: Un tuffo al cuore, vecchio e granata” (66THAND2ND), uscito lo scorso 19 settembre. Un viaggio in prima persona del piccolo Giuseppe attraverso l’universo granata e in quel magico anno in cui Pulici e compagni vinsero il primo scudetto dopo la tragedia di Superga e la difficile ricomposizione di una realtà completamente smembrata. Culicchia, scrittore, giornalista e direttore del Circolo dei Lettori, presenterà il suo libro il 26 settembre pomeriggio alle 18 presso la Libreria Luxemburg in galleria Subalpina.

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«Noi non lo sapevamo. Non potevamo saperlo. Eravamo bambini. Anche se per la verità non lo sapevano neppure gli adulti. Nessuno poteva immaginarselo. Che cosa, direte. Nessuno poteva immaginarsi che quella sarebbe stata per noi una gioia unica, irripetibile», si legge nella sinossi. È la gioia per l’ultimo scudetto del Torino, quello del presidente Orfeo Pianelli, di mister Gigi Radice e dei «gemelli del gol» Pulici e Graziani. Uno scudetto sofferto, meritato. Nessuno poteva sapere che «non saremmo mai più stati così felici, almeno per quanto riguarda la nostra passione per il calcio. Anzi no: per il Toro».