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nobiltà “generazione z”

Vittoria di Savoia si confessa
«Tra Italia e futuro, dico tutto»

Vittoria di Savoia si confessa«Tra Italia e futuro, dico tutto»

Vittoria di Savoia, 20 anni, figlia di Emanuele Filiberto

Dovesse metterlo tutto su in biglietto da visita, le servirebbe un formato A4. Perché all’anagrafe lei è Vittoria Cristina Adelaide Chiara Maria di Savoia, ma basta Vittoria per capirsi. La primogenita di Emanuele Filiberto e Clotilde Coureau, 20 anni compiuti a fine dicembre, per la prima volta conquista una copertina. E si racconta, facendo emergere la sua voglia di essere conosciuta come una ragazza qualsiasi e non l’erede di una famiglia, volenti e nolenti, così importante.

Succede sul nuovo numero della rivista spagnola “Yo Dona”, con un servizio fotografico che mette in evidenza la sua fresca bellezza ma anche molto altro. Qualche dichiarazione di circostanza non manca: «Voglio credere che noi generazione Z siamo forti e che lavoreremo tutti insieme per un mondo migliore». Ma è un modo in realtà per farsi conoscere: «Sono sempre felice, sono iperattiva. Ho bisogno di imparare e provare cose nuove costantemente. Sono molto curiosa, adoro far ridere la gente e mi diverto molto ascoltando musica e ballando. Sono molto socievole e credo che la lealtà sia essenziale. Odio le persone arroganti e penso che la semplicità e la gentilezza siano molto importanti». Vive principalmente a Parigi con la madre, ma «torno sempre in Italia.

I miei genitori hanno una casa in Umbria dove mi piace molto passare il tempo. Amo l’Italia: i suoi musei, l’architettura, la gente, la gastronomia. È un paese gioioso. Ho imparato a camminare lì. La prima volta che ho nuotato da sola è stato lì. Anche l’Italia è casa mia». Studia Arte e Imprenditoria all’Università, sogna di diventare attrice come la mamma ma anche di aprire una galleria d’arte. Ma soprattutto è profondamente legata alla sua famiglia, a partire dalla sorella Luisa che compirà 18 anni il prossimo 16 agosto: «Per me, la famiglia è ciò che equilibra tutto - ha raccontato ancora -. Mia sorella la chiamo ogni giorno per chiederle come va la lezione o come vanno le cose. So che i miei genitori ci saranno sempre per me. Mi sento molto fortunata». Come una Savoia, ma in fondo anche solo come una ragazza.

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