Oriana e Dybala, dallo stilista
ai figli, ecco i segreti delle nozze

Sarà un’estate caldissima sul fronte matrimoni Vip, con una data molto gettonata. Perché il 20 luglio a Pesaro si sposeranno Pecco Bagnaia e Domizia Castagnini. Ma sempre quel giorno, dall’altra parte del mondo, toccherà a Paulo Dybala e Oriana Sabatini. E ora la futura sposa ha svelato alcuni particolari della cerimonia, «Succederà a Dok Haras. È bellissimo ed è vicino casa mia. Il numero degli invitati non lo abbiamo definito, né volevamo che fosse molto grande. Quel giorno è così speciale, ai matrimoni nei quali ho partecipato ho visto i miei amici salutare persone che forse non conoscevano nemmeno. Noi invece il primo mese avevamo già la lista. Non ho invitato persone di facciata. Mia mamma vuole sapere tutti i dettagli, ma ci sono alcune cose che non le dico», ha raccontato al noto programma argentino LAM.

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In ogni caso, ci saranno circa 300 persone compresi molti colleghi del marito, in particolare quelli della Nazionale campione del mondo. Oriana indosserà almeno due abiti da sposa: uno sarà firmato da Dolce & Gabbana mentre l’altro da uno stilista argentino. E lei vuole godersela, quindi ha già preso una decisione: «Non voglio cantare, voglio solo rilassarmi». Tutti vogliono sapere anche della luna di miele, ma lei frena: «Mi mette un po’ a disagio, sento che non avendo figli abbiamo già avuto lune di miele. Ci piace stare con gli amici, divertirci. Avere figli? Ci piacerebbe. Tanti? Non lo so».

E poi è tornata sulla proposta che Paulo le ha fatto davanti alla Fontana di Trevi: «Pensavo che mi prendesse in giro, faceva sempre la battuta di chinarsi per allacciarsi le scarpe. Non avevo le lenti a contatto, la mia testa pensava che qualche venditore gli avesse regalato qualche anello finto, l’ho visto con quella luce lì e ho pensato che fosse uno scherzo, ma era vero. Si è inginocchiato e non credo che mi abbia detto niente, e mentre stavo ripensando mi ha chiesto: “Sì o no?”. Sapevo che avrei detto di sì ma ero nervosa. Nella mia famiglia è sempre stato qualcosa di molto tradizionale e la sua invece era più rilassata».