«Alice e Morata? Vi dico io
come stanno davvero...»

Le prime settimane sono sempre quelle più delicate e pesanti, soprattutto per due che come loro si sono amati moltissimo e forse si amano ancora, nonostante tutto. Al momento Alice Campello e Alvaro Morata si stanno riorganizzando, lui da solo a Milano e lei con i quattro figli piccoli a Madrid. Ma chi li conosce bene è convinto che sia una situazione transitoria e restino grossi margini per ricomporre.
Come Beatriz Espejel, moglie del calciatore spagnolo Koke che ha condiviso con Morata lo spogliatoio in Nazionale e all’Atletico Madrid. Intervistata da Europapress ha spiegato come la sta vivendo lei dall’esterno: «Sono entrambe persone che amiamo tantissimo e continuiamo ad amarli. I loro figli anche di più, perché c’è una relazione molto forte tra i miei e i loro. Alvaro lo conosciamo da quando era piccolo, Alice è una ragazza che si fa volere bene, è un amore».

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Lei non vuole intromettersi, esprime solo un desiderio: «Credo che queste cose possono succedere. Nessuno, nemmeno le persone più vicine, può sapere cosa succede all’interno di una coppia. Alcune persone che si amano tanto sembra che prendano decisioni scioccanti, ma è solo una prova in più del loro amore. Conoscendoli, so che il loro amore è profondo. Credo che quella di separarsi sia stata una scelta sulla quale hanno riflettuto molto. Noi li appoggeremo, qualsiasi cosa facciano, li ameremo comunque».
Per il momento però non tira aria di riconciliazione. Di recente Morata e la Campello sono stati immortalati nella capitale spagnola mentre accompagnano i gemelli Alessandro e Leonardo, che adesso hanno 6 anni, a scuola. Una reunion legata solo agli impegni dei figli e non un tentativo di riconciliazione. Lo dimostrano anche le loro facce tese, anche perché non immaginavano che ci fosse un fotografo a seguirli.
Però ci sono anche altri gesti. Alice ha ricevuto un premio dalla rivista Glamour per il suo marchio di trucco e cosmetici, Masqmai, ringraziando con un post sul suo profilo. E lui ha risposto con l’emoticon di un applauso. Perché in fondo, sono sempre vicini.