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«la malattia indietreggia»

Kate, tra malattia e rinascita
L’annuncio che fa sperare...

"Kate Middleton: dalla lotta personale alla missione di supporto al Royal Marsden Hospital"

Kate, tra malattia e rinascitaL’annuncio che fa sperare...

Kate Middleton in visita ai pazienti oncologici (foto Ig)

Poche parole, ma quelle giuste a coronare una giornata intensa e doverosa. Perché Kate Middleton ha provato sulla sua pelle la sofferenza di chi è costretto a lottare contro il cancro, si deve sottoporre a cure estenuanti dal punto di vista fisico e mentale, ragiona sul momento e non sul futuro. Ora che sta meglio ha scelto di visitare, come principessa e non come paziente, il Royal Marsden Hospital, l’ospedale londinese che l’ha seguita e ha dato anche l’annuncio che tutti aspettavano: è fuori dal tunnel della malattia. «È un sollievo che il cancro sia ora in remissione e resto concentrata sulla ripresa», ha spiegato Kate. E ha voluto personalmente tessere un elogio a chi l’ha seguita, come fa ogni giorno con migliaia di altri pazienti: «I miei più sentiti ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno silenziosamente camminato al fianco di William e me mentre affrontavamo tutto. Non avremmo potuto chiedere di più. La cura e i consigli che abbiamo ricevuto durante il mio periodo da paziente sono stati eccezionali».

Una visita che è servita anche per svelare la struttura ospedaliera nella quale si è sottoposta al lungo ciclo di chemioterapia terminato lo scorso settembre. Il Royal Marsden Hospital è una clinica gestita dall’Nhs, ossia il servizio sanitario pubblico britannico. Ma al suo interno ha una sezione dedicata ai pazienti che vogliono ricevere cure a pagamento in regime privato e soprattutto è considerata un’eccellenza per i trattamenti oncologici. «Trovo che entrare qui dall’ingresso principale - ha scherzato Kate - dopo aver fatto tante visite discrete e private sia piuttosto divertente». Ma in realtà lo scopo principale è stato quello di portare conforto ad altri pazienti che ha voluto incontrare personalmente. Così ha parlato con una donna che era in visita per il suo primo trattamento oncologico e poi ne ha abbracciata un’altra. «Sono felice di questo incontro, vi auguro buona fortuna, qui siete in buone mani». Lo è stata anche lei che ora potrà concentrarsi solo sui figli e sugli impegni ufficiali.

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